Quasi un diplomato su due dice che ha sbagliato scuola o indirizzo

AlmaDiploma: 70% prosegue studi, tra chi non lo fa 20% disoccupato

FEB 14, 2018 -

Roma, 14 feb. (askanews) – A pochi mesi dalla conclusione degli studi, il 45% dei ragazzi che si sono diplomati nel 2016 dichiara di aver sbagliato a scegliere la scuola o l’indirizzo; dopo un anno gli stessi ragazzi si dichiarano pentiti nel 42% dei casi. I diplomati meno convinti della scelta compiuta a 14 anni risultano quelli degli istituti professionali. E’ uno dei dati che emergono dal rapporto 2018 sulla Condizione occupazionale e formativa dei diplomati di scuola secondaria di secondo grado, realizzato da AlmaDiploma e dal Consorzio interuniversitario AlmaLaurea, che fotografa le scelte compiute dai diplomati alla conclusione della scuola secondaria di secondo grado in termini di performance accademiche e lavorative nell’immediato (a un anno) e in un più lungo periodo (a tre anni).

L’indagine ha riguardato circa 80 mila diplomati del 2016 e del 2014 intervistati rispettivamente a uno e tre anni dal conseguimento del diploma: nello specifico, sono stati coinvolti oltre 41 mila diplomati del 2016, intervistati a un anno dal diploma e oltre 38 mila diplomati del 2014, intervistati a tre anni.

Secondo il rapporto, tra l’altro, il 67% dei diplomati prosegue gli studi e si iscrive all’università: si opta soprattutto per un percorso di studi umanistico, ma il 12% si dice poi pentito della scelta universitaria.

Tra chi invece decide di interrompere gli studi, ad un anno dal diploma il 35% lavora, in particolare chi è uscito dagli istituti professionali. Tra chi cerca lavoro, ad un anno dal diploma 20 ragazzi su 100 sono disoccupati. Il contratto più diffuso è il tempo determinato, in particolare part time: il guadagno medio è poco più di 1000 euro.