Monza, sequestro da 1,5 milioni per riciclaggio e reati tributari

Quote di 14 immobili e auto di lusso di due persone

FEB 14, 2018 -

Milano, 14 feb. (askanews) – I finanzieri del gruppo Sesto San Giovanni, in attuazione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Monza Ufficio G.I.P. hanno eseguito, su delega della Procura della Repubblica di Monza, il sequestro di quote di 14 immobili e di un veicolo sportivo, per un valore complessivo di oltre un milione e mezzo di euro, nei confronti di due persone responsabili, a diverso titolo, di emissione di fatture per operazioni inesistenti, di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, di omessa dichiarazione e di riciclaggio.

Il servizio trae origine dall’esecuzione di una verifica fiscale nei confronti di un professionista, nonché già dirigente, sino al 2015, di una Cooperativa edilizia edificatrice, il quale, utilizzando una partita Iva cessata negli anni Novanta, era riuscito a nascondere al Fisco redditi per oltre un milione di euro che erano stati reinvestiti dalla propria compagna nell’acquisto di diversi immobili a Milano e nella provincia di Lucca nonché di un auto sportiva.

Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che il professionista aveva emesso, nel lasso temporale dal 2010 al 2015, fatture per operazioni inesistenti nei confronti di diverse imprese e di un soggetto titolare di partita Iva, che di fatto celavano proventi illeciti e servivano per giustificare il pagamento di “tangenti” per fare ottenere ai destinatari lavori in appalto dalla Cooperativa per venti milioni di euro, circostanza che incide sia sul livello di libera concorrenza tra le aziende sia per i riflessi economici negativi sui bilanci dell’entità giuridica e indirettamente sugli stessi soci. Infatti, la carica rivestita dal professionista all’interno della Cooperativa implicava la pianificazione, l’avvio e la predisposizione dei bandi relativi alle realizzazione delle opere per il recupero del patrimonio edilizio della medesima società edificatrice.

Col provvedimento del Tribunale di Monza – Ufficio G.I.P. si è quindi proceduto al sequestro preventivo dei beni fittiziamente intestati alla compagna del professionista e di quote di altri immobili posseduti da quest’ultimo e insistenti nella provincia di Brescia.