Dj Fabo, il processo Cappato finisce alla Consulta

La Corte di Assise ha sollevato la questione di costituzionalità

FEB 14, 2018 -

Milano, 14 feb. (askanews) – La Corte di Assise ha sollevato la questione di costituzionalità sul caso del processo nei confronti di Marco Cappato riguardo il presunto aiuto al suicidio di Dj Fabo e di trasmettere quindi gli atti alla Consulta affinché valuti la legittimità costituzionale del reato di aiuto al suicidio nel processo all’esponente dei radicali e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.

I pm avevano chiesto l’assoluzione del’imputato e in subordine proprio l’eccezione di illegittimità costituzionale, ha detto Ilio Mannucci Pacini, presidente della prima Corte d’Assise di Milano. Il verdetto è stato letto al termine della Camera di consiglio, riunita da stamane alle 10, da “L’imputato ha certamente aiutato ma non ha rafforzato” la volontà di Dj Fabo di togliersi la vita”, ha detto Ilio Mannucci Pacini, aggiungendo che “la condotta di Marco Cappato, non ha inciso sul processo deliberativo di Dj Fabo”.

Cappato era finito sotto processo con l’accusa di aiuto al suicidio per aver fornito un “aiuto concreto” a Fabiano Antoniani (il 40enne milanese più conosciuto come “dj Fabo”, rimasto tetraplegico e completamente cieco dopo un grave incidente d’auto del giugno 2014) e avergli fatto così ottenere il suicidio assistito alla clinica Dignistas, struttura sanitaria di Forch, a poco più di una decina di chilometri da Zurigo, specializzata in questo genere di interventi.

red