Costringono anche minore a prostituirsi: 3 arresti nel Casertano

Giovani ridotte in schiavitù e sottoposte a riti woodoo

FEB 14, 2018 -

Napoli, 14 feb. (askanews) – Riduzione o mantenimento in schiavitù pluriaggravato in concorso commesso ai danni di una minore di origini nigeriane e di altre due ragazze straniere tra novembre 2016 e agosto 2017: queste le accuse contestate a tre persone, due donne e un uomo, sottoposte a fermo dagli agenti della Squadra mobile di Caserta su mandato della Dda di Napoli. Le investigazioni hanno permesso di accertare che una delle indagate, dopo che le giovani erano giunte in Italia dalla Nigeria e condotte nella sua abitazione in Castel Volturno, ha tenuto la vittima minorenne in uno stato di soggezione continuativa, attuata anche grazie a un rito woodoo, per costringerla, insieme alle altre due vittime, a prostituirsi intascandone i proventi. La madame non ha esitato ad adottare condotte minacciose, dirette anche alla famiglia della ragazza, e violente, sfociate, in un’occasione, nel quasi soffocamento della giovane donna. L’uomo, compagno della madame, si è dimostrato connivente in tutto con l’aguzzina, al punto da dividere con lei i proventi dello sfruttamento. L’altra donna fermata aveva il compito di controllare le vittime sul luogo “di lavoro” riferendo alla madame il comportamento delle ragazze. Le indagini sono scaturite dalla denuncia della vittima che, scappata da Castel Volturno e raggiunto il Nord Italia, ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai poliziotti. Per competenza, gli atti sono stati trasmessi alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che ne ha delegato lo sviluppo alla Squadra mobile di Caserta. Gli investigatori sono così riusciti a individuare gli indagati che sono stati catturati tra le province di Caserta e Napoli.