Veneto, Zaia: letti in sanità battaglia di retroguardia

Inaugurata a Verona macchina contro tremore Parkinson

FEB 13, 2018 -

Verona, 13 feb. (askanews) – Fino a poco tempo fa, un macchinario sanitario che fosse in grado di eliminare in tutto o in parte, nell’80% dei pazienti trattati, i gravi tremori provocati dal morbo di Parkinson lavorando senza nessuna invasività, senza chirurgia, senza dolore, senza effetti collaterali, sarebbe stata fantascienza. Ora è realtà. Una realtà entrata in funzione per la prima volta in Italia all’Ospedale Borgo Trento dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona dove oggi, alla presenza del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, dell’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto e di altre autorità,, è stata presentata al pubblico dopo un periodo di utilizzo che ha permesso di testarne la straordinaria efficacia. La macchina si chiama “MRgFUS Magnetic Resonance guided Focused Ultrasound”, è prodotta in Israele, ed è costata 7 milioni e 087 mila euro, dei quali 1 milione 360 mila come contributo della Fondazione Cariverona e il rimanente investito dall’Aoui veronese utilizzando, come ha tenuto a sottolineare il Direttore Generale, gli utili ottenuti nel corso della gestione.

“Nella sanità moderna, quella del presente e del futuro nella quale il Veneto è, e sarà, protagonista – ha detto il Presidente della Regione ringraziando Fondazione Cariverona per il contributo e tutti i sanitari che operano nella struttura scaligera – non contano tanto i numeri dei posti letto, sui quali oramai si fanno battaglie di retroguardia, quanto innovazioni come questa: macchine straordinarie, che curano meglio il malato, ottengono risultati sempre più incisivi, provocano sempre meno dolore o nessun dolore come in questo caso, evitano alle persone lunghi e sgraditi ricoveri. Per questi obiettivi – ha aggiunto – investiamo ogni anno 70 milioni di euro, grazie ai quali siamo l’unica Regione d’Italia ad avere la chirurgia robotica, grazie alla presenza del robot Da Vinci, in tutti gli ospedali ‘hub’ e non solo e macchinari di ultima generazione in funzione in tante strutture del territorio. Si chiama qualità diffusa, ed è una caratteristica peculiare del sistema sanitario veneto. Abbiamo fatto questa scelta fin dalla redazione del Piano Sociosanitario vigente, che siamo già al lavoro pe rinnovare e migliorare ulteriormente, ed è anche grazie al livello delle nostre tecnologie, abbinato al valore dei medici e degli scienziati presenti in ogni ospedale, che la sanità veneta attrae pazienti da molte altre Regioni d’Italia per un valore complessivo di circa 300 milioni l’anno”. “MRgFUS” è la prima in Italia, ma anche la prima installata in Europa a piattaforma multipla per trattamenti termo ablativi “neuro” e “body” con guida Risonanza Magnetica ad alto campo 3 Tesla, che consente trattamenti terapeutici non invasivi per mezzo di due tecnologie integrate: Ultrasuoni Focalizzati ad alta intensità che producono termo ablazione nel punto focale del tessuto da curare e Risonanza Magnetica 3 Tesla che abilita l’operatore a localizzare, centrare e monitorare la parte anatomica da curare.