Musei, “sui direttori stranieri Consiglio di Stato cambia linea”

Franceschini: "Davvero difficile fare le riforme"

FEB 2, 2018 -

Roma, 2 feb. (askanews) – Il Consiglio di Stato “cambia linea” sulla legittimità delle nomine dei direttori stranieri dei musei, previsti dalla riforma del sistema varata dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini: dopo diverse sentenze favorevoli, con un’altra pronuncia “cambia posizione e rimette la decisione che riguarda la nomina di Peter Assman, direttore del Palazzo Ducale di Mantova, all’Adunanza plenaria”. E’ lo stesso Franceschini ha rendere nota la sentenza: “Davvero difficile fare le riforme in Italia. Dopo 16 decisioni del Tar e 6 del Consiglio di Stato, quest’ultimo cambia linea e rimette la decisione sui direttori stranieri dei musei all’adunanza plenaria. Cosa penseranno nel mondo?”, scrive su Twitter.

Su Facebook il ministro ricorda che “i Direttori di Museo scelti con la selezione internazionale, italiani o stranieri che siano, in soli due anni hanno portato a risultati straordinari, dai 12 milioni di visitatori in più al miglioramento dei servizi e dell’attività scientifica. Il loro lavoro ha fatto il giro del mondo, suscitando consensi e ammirazione per l’Italia. Sin dall’inizio la riforma ha incontrato resistenze di ogni tipo. Sono stati presentati decine di ricorsi, ci sono state 16 decisioni del Tar Lazio, 6 del Consiglio di Stato, l’ultima delle quali a favore della possibilità di nominare direttori stranieri”.

“Ora invece – prosegue il ministro – lo stesso Consiglio di Stato cambia posizione e rimette la decisione che riguarda la nomina di Peter Assman, direttore del Palazzo Ducale di Mantova, all’Adunanza plenaria. Si ricomincia. E ci vorranno mesi per una decisione. Io rispetto tutte le sentenze della Magistratura, e sono fiducioso della decisione finale, ma non posso che chiedermi: cosa penseranno nel mondo di un Paese in cui una riforma che ha funzionato viene rimessa continuamente in discussione? E cosa penseranno di noi quelle nazioni che da anni hanno direttori italiani a dirigere i loro musei più prestigiosi? E cosa penseranno quei cittadini che hanno visto il lavoro straordinario dei direttori degli Uffizi, di Brera, di Capodimonte, di Palazzo Ducale di Mantova, di Urbino, di Paestum?”, conclude Franceschini.