Tumore fegato: sviluppato algoritmo che prevede esiti trapianto

"Metroticket", tutto italiano, ha una precisione pari al 70%

FEB 1, 2018 -

Milano, 1 feb. (askanews) – Si chiama Metroticket, il primo algoritmo in grado di prevedere con precisione molto elevata- ben oltre il 70% – il risultato di un trapianto di fegato dovuto ad un di tumore. L’algoritmo e il suo applicativo informatico interamente “made in Italy”, è stato studiato ed elaborato dal Centro Trapianti dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e dell’Università degli Studi di Milano insieme ai Centri Trapianto dell’ospedale Niguarda di Milano e dell’Ospedale Sant’Orsola Malpighi di Bologna, studiando l’attività di questi Centri in un arco di dieci anni con il coinvolgimento di oltre mille pazienti italiani trapiantati di fegato per tumore.

“L’algoritmo è da intendersi metaforicamente come un biglietto della metro che ha un costo progressivamente più alto a seconda della durata del percorso: ciò che nel caso di un trapianto è rappresentato dai livelli di rischio – spiega Vincenzo Mazzaferro, professore di Chirurgia e Direttore del Centro di Milano – . L’algoritmo infatti è in grado di prevedere il risultato del trapianto, a cinque anni, in ogni singolo paziente affetto da tumore, in base alle sue caratteristiche e considerando anche l’effetto delle terapie utilizzate nell’attesa dell’intervento In pratica, il medico che segue un paziente con tumore epatico potrà calcolare istantaneamente, utilizzando una combinazione di parametri clinici e biologici, il risultato previsto del trapianto e ottenere un dato certamente affidabile e di grande aiuto nella valutazione dell’opportunità di intervento, condivisibile ovviamente anche con il paziente. Contemporaneamente, a livello di coordinamento, la conoscenza anticipata del possibile risultato del trapianto su ogni singolo paziente potrà aiutare al meglio la gestione degli organi in un’ottica di miglioramento del governo clinico di tutto il processo”.

L’Italia è ai primi posti, in Europa, per numero di trapianti, nel nostro Paese si effettuano una media di oltre 1.000 trapianti di fegato l’anno. Il nuovo algoritmo, come emerge dallo studio pubblicato su Gastroenterology – la rivista scientifica a più alto fattore di impatto in tema di malattie dell’apparato digerente – è in grado di cambiare profondamente la pratica clinica internazionale perchè è di immediata applicabilità. La capacità di questo nuovo algoritmo di prevedere il risultato del trapianto in qualsiasi condizione di malattia è stata confermata, infatti, anche su un campione di 350 pazienti trapiantati a Shanghai, presso la prestigiosa Fudan University.