The Fork lancia Insider: ristoranti top secondo guide e utenti

La sezione disponibile per ora a Milano, Roma, Torino e Firenze

GEN 24, 2018 -

Milano, 24 gen. (askanews) – Aiutare l’utente a concludere una prenotazione proponendogli una selezione di ristoranti che mette insieme il giudizio positivo delle principali guide gastronomiche e un alto indice di gradimento tra gli utenti. E’ la novità introdotta da The Fork, la app per la prenotazione on line dei ristoranti, che lancia in Italia il suo nuovo servizio Insider. “Abbiamo introdotto questa novità perchè ci sono migliaia di ristoranti in The Fork e non sempre in poco tempo si riesce a trovare il ristorante giusto – ha spiegato Almir Ambeskovic, Regional manager The Fork – Mediamente le persone stanno sul nostro sito 3 minuti e in quei tre minuti lo devono trovare quindi abbiamo creato questa selezione dei migliori ristoranti della città”.

Perchè un ristorante entri nella sezione Insider The Fork ha elaborato dei criteri che integrano i giudizi delle guide a quelli del pubblico: “I ristoranti devono avere dai 9 punti in su nei giudizi delle persone di The Fork oppure essere presenti e valutati a un certo livello dalle tre principali guide italiane, che sono Gambero Rosso, L’Espresso e Identità Golose. L’ambizione è un po’ quella che quando si dovrà festeggiare un qualcosa di importante, un compleanno o un anniversario, si possa scegliere uno dei ristoranti di questa sezione e non rimanere delusi”. Tra i parametri scelti per quanto riguarda la community di The Fork, oltre a una valutazione superiore ai 9 punti, il locale deve avere un minimo di 50 recensioni e un prezzo medio di almeno 35 euro.

Per ora questo servizio riguarda solo alcuni grandi centri italiani anche se il progetto è ambizioso: “Partiamo da quattro città che sono Roma, Milano, Torino e Firenze ma non finiamo qui – ha spiegato Ambeskovic – è un lavoro importante, perchè bisogna prendere i contenuti delle guide e matcharli con i nostri e poi creare i contenuti speciali per questi ristoranti ognuno dei quali avrà una descrizione fatta da un esperto”.

Per ciascuna città, infatti, è stato selezionato un food writer che si occuperà di redigere dei contenuti sui singoli ristoranti, contenuti che sono solo delle descrizioni e non vogliono essere recensioni, compito affidato alla autorevolezza delle guide: “Ognuno di noi – ha sottolineato il regional manager – sa quale è il proprio mestiere: noi siamo un servizio di prenotazione e abbiamo dei contenuti creati dalle persone medie loro hanno guide create da persone esperte con parametri di giudizio che spesso non corrisponde al giudizio di un utente normale. Di fatto quello che facciamo è aiutare l’esperienza di ispirazione degli italiani a scegliere il ristorante giusto e ognuno lo riconosce”.