Sospesa condanna a morte Djalali, medico che lavorava a Novara

Ne dà notizia l'Università Orientale "per ragioni di salute"

GEN 23, 2018 -

Torino, 23 gen. (askanews) – E’ stata sospesa in Iran la sentenza di condanna a morte per Ahmadreza Djalali, il medico e docente dell’Università del Piemonte orientale di Novara arrestato un anno fa nel suo Paese con l’accusa di spionaggio. Ne dà notizia l’università piemontese rimandando al sito del Center for Human Rights in Iran.

La sentenza della corte suprema iraniana avrebbe dovuto essere eseguita il 19 gennaio. La decisione sarebbe stata influenzata delle precarie condizioni di salute di Djalali, che ha condotto un lungo sciopero della fame di protesta. Secondo l’avvocato di Djalali si sono rese necessarie delle cure mediche fuori dal carcere (finora negate dai giudici), soprattutto per verificare un “possibile tumore”. Per il ricercatore di origini iraniane si era mobilitata la comunità internazionale tra cui molti colleghi e in Piemonte il presidente della Regione Sergio Chiamparino.