Ismea-Qualivita: 58% valore Food e 56% Wine è nel Nord Est

Dalla Food valley emiliana al sistema Prosecco veneto-friulano

GEN 23, 2018 -

Roma, 23 gen. (askanews) – E’ il Nord Est a trainare il comparto delle DOP IGP italiane, in un panorama comunque in crescita e che nel 2017 mette a segno un primato mondiale, con 818 Indicazioni Geografiche registrate a livello europeo, e i risultati più alti di sempre anche sui valori produttivi (14,8 miliardi di valore alla produzione e 8,4 miliardi di valore all’export) per una crescita complessiva del 6% su base annua. E’ quanto emerge dal quindicesimo rapporto Ismea-Qualivita presentato oggi a Roma.

Per quanto però l’impatto del sistema DOP e IGP risulti concentrato geograficamente, con le prime aree del Nord-Est in cui si trova la maggioranza dei distretti più rilevanti economicamente (58% valore Food, 56% valore Wine), dalla “Food Valley” emiliana al “sistema Prosecco” veneto-friulano, non sono pochi i territori che hanno beneficiato della forte crescita relativa delle proprie filiere di riferimento. Produzioni più piccole, che esprimendo al massimo il proprio potenziale, riescono a trainare il settore agroalimentare di qualità da nord a sud del Paese.

“I dati presentati oggi ci confermano il successo di un modello produttivo tipicamente italiano che fa perno sulla qualità, sulla distintività e sulla valorizzazione dei prodotti tipici e dei saperi locali. L’apprezzamento sui mercati esteri, principale volano di sviluppo nel nostro sistema delle Indicazioni Geografiche, cresce a ritmo esponenziale: negli ultimi dieci anni l’export è aumentato del 140%, quasi il doppio se guardiamo al solo segmento del food – ha dichiarato Raffaele Borriello, direttore generale dell’ISMEA – La domanda mondiale di eccellenze agroalimentari Made in Italy è prevista in crescita e sono sempre più numerose le categorie di consumatori che si riconoscono all’interno di un modello alimentare di qualità e non necessariamente massificato e di basso livello. In uno scenario internazionale in continua evoluzione, è necessario rafforzare le politiche di valorizzazione delle nostre eccellenze alimentari, per potenziare le loro capacità di penetrazione sui mercati esteri, e di difesa dei prodotti italiani contro la concorrenza sleale delle imitazioni e delle contraffazioni”.