Garante Privacy: no dettagli che ledano riservatezza minori

Nel caso del suicidio dell'uomo accusato di violenza su figlia

GEN 22, 2018 -

Roma, 22 gen. (askanews) – Con riferimento alle notizie riguardanti il suicidio del padre accusato di violenza sessuale nei confronti della figlia minore, il Garante per la protezione dei dati personali “richiama tutti i media ad astenersi dal riportare informazioni e dettagli che possano condurre alla identificazione della ragazza e ledere la riservatezza e la dignità di tutti i familiari coinvolti nella vicenda”.

Il Garante ricorda che,” pur nel legittimo diritto di cronaca riguardo a fatti di interesse pubblico, è doveroso che i media si comportino con responsabilità, evitando di pubblicare informazioni che – anche quando provengano da fonti ufficiali – possano rendere, anche indirettamente, riconoscibili le vittime di abusi, danneggiandole ulteriormente”.

La divulgazione di tali informazioni “risulta ancor più grave se si tiene conto che la vittima è una persona minore di età, alla quale l’ordinamento (Codice privacy, Codice penale, Carta di Treviso, Convenzione dei diritti del fanciullo) riconosce una tutela rafforzata”.