Operai intossicati a Milano, deceduto il quarto uomo coinvolto

Era ricoverato al San Raffaele, morte cerebrale alle 13.30

GEN 18, 2018 -

Milano, 18 gen. (askanews) – E’ morto anche il quarto operaio della “Lamina” di Milano coinvolto nell’incidente che, nel primo pomeriggio di martedì, ha già portato al decesso di altri tre lavoratori dello stabilimento di Via Rho specializzato nella produzione per la laminazione a freddo di nastri di alta precisione di acciaio e titanio. L’uomo, rimasto vittima di un’intossicazione da azoto insieme agli altri collegi che si trovavano con lui all’interno del forno per la fusione dei metalli, dopo l’incidente era stato immediatamente ricoverato all’ospedale San Raffaele in condizioni gravissime. Alle 13.30 di oggi è stata dichiarata la sua morte cerebrale e da quel momento, come da prassi, bisognerà aspettare altre 6 ore per decretare il decesso.

Sulla vicenda indagano carabinieri, vigili del fuoco e tecnici dell’Ast coordinati dai magistrati del dipartimento salute e lavoro della procura. L’inchiesta è stata affidata al pm Gaetano Ruta che ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo plurimo a carico del legale rappresentante dell’azienda. Lo stabilimento è stato posto sotto sequestro preventivo. Le indagini dovranno accertare come mai non sia scattato l’allarme del forno che, grazie a un apposito sensore, avrebbe dovuto segnalare la presenza di livelli di azoto superiori ai normali standard di sicurezza. Nei prossimi giorni è prevista l’autopsia sul corpo delle vittime.