Regione Lazio a Lombardi: non conosce ospedale S. Filippo Neri

Parla di qualcosa di cui non conosce affatto

GEN 17, 2018 -

Roma, 17 gen. (askanews) – “Dispiace constatare per l’ennesima volta che Roberta Lombardi parla di qualcosa di cui non conosce affatto dati e notizie, arrivando a disprezzare un ospedale pubblico, il San Filippo Neri che rappresenta invece una delle eccellenze del Lazio. Questa volta la deputata M5S emette giudizi negativi sul San Filippo Neri, nosocomio che in questi ultimi anni è stato rivitalizzato dalla Regione Lazio e che proprio per gli investimenti effettuati ha migliorato i servizi offerti registrando performance di rilievo”. Così in una nota la regione Lazio.

“L’ospedale romano infatti è la prima struttura del Lazio per il trattamento dell’infarto entro i 90 minuti: i dati del primo semestre del 2017 hanno registrato un balzo di oltre 20 punti (superando l’80%) per quanto riguarda il trattamento dei ricoverati per infarto acuto del miocardio, il cui intervento viene eseguito entro i 90 minuti dall’accesso (fattore determinante per la sopravvivenza del paziente infartuato)”.

“Il San Filippo Neri, inoltre, registra performance di alto livello anche per quanto riguarda la frattura del collo del femore il cui intervento va effettuato entro i due giorni dal ricovero dei pazienti (in prevalenza statisticamente anziani) al fine di consentire il pieno recupero dell’arto lesionato. L’Ospedale è infatti il secondo presidio regionale (dati del primo semestre 2017) con oltre l’80% dei trattamenti effettuati secondo i tempi stabiliti. Si informa infine la deputata che in un anno sono state 1.000 le donne che hanno deciso di partorire in questo ospedale in grado di garantire alle future mamme la massima sicurezza e i migliori servizi (con un incremento del 20% rispetto all’anno precedente grazie alle nuove sale parto), e che inoltre sono stati registrati oltre 14mila ricoveri con 100mila giornate di degenza nel 2016, di cui il 5,3% sono residenti fuori regione a dimostrazione della capacità attrattiva del presidio pubblico e della professionalità di medici e infermieri”, conclude la regione.