Biella, Saitta: Asl non ha ricevuto provvedimenti cautelari

A proposito della vicenda dell'ospedale di Ponderano

GEN 16, 2018 -

Torino, 16 gen. (askanews) – “All’Asl di Biella e all’assessorato alla Sanità non risultano inchieste sull’operato dell’ospedale di Ponderano e sulla sanità biellese nel suo complesso. All’Asl di Biella non è stato notificato alcun provvedimento cautelare nei confronti di dirigenti medici e non è mai stata rinviata alcuna conferenza di sindaci, visto che non è stata fissata in precedenza alcuna data di convocazione”. Lo ha detto l’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, in consiglio regionale del Piemonte, replicando a Davide Bono (M5S) a proposito dell’inchiesta della magistratura sul reparto di Urologia dell’ospedale di Ponderano (Biella).

“Ci sono 5 indagati per due omicidi colposi. Ci auguriamo che possano essere non vere le accuse mosse. Siamo garantisti. Ma il tema delle lettere anonime all’interno dell’ospedale deve avere anche una risposta politica. Occorre capire se ci sono dei provvedimenti da prendere, cioè verifiche più generali sulle aziende sanitarie locali e sui loro standard. Il tema è ogni giorno all’attenzione dei media locali” ha rilevato Davide Bono (M5S)in Consiglio regionale.

Il primario, Stefano Zaramella, accusato di duplice omicidio colposo, e a Luisa Zegna, dottoressa di Novara, appena assunta a Ponderano, assieme ad altri tre medici risultano indagati nell’ambito di una indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo di polizia giudiziaria.