Lombardia, no a leggi su cannabis e registro testamento biologico

Consiglio regionale ha respinto progetti di iniziativa popolare

GEN 9, 2018 -

Milano, 9 gen. (askanews) – Il Consiglio regionale della Lombardia ha votato nel pomeriggio a maggioranza il non passaggio all’esame di due progetti di legge di iniziativa popolare relativi all’uso terapeutico della cannabis (relatore Fabio Fanetti della Lista Maroni Presidente – Lombardia in testa) e all’istituzione del registro regionale del cosiddetto testamento biologico (relatore Federico Lena, Lega Nord), come deliberato e stabilito dalla Commissione Sanità nella seduta del 20 dicembre scorso. A favore del non passaggio all’esame progetti di legge di iniziativa popolare relativi all’uso terapeutico della cannabis si sono espressi 35 Consiglieri (19 i contrari), mentre sull’istituzione del registro regionale del cosiddetto testamento biologico hanno espresso voto favorevole al non passaggio all’esame 38 Consiglieri (i gruppi di minoranza non hanno partecipato al voto).

“Il progetto di legge sul biotestamento è inutile e incostituzionale, soprattutto ora che esiste già una legge nazionale – ha commentato il presidente della Commissione Sanità Fabio Rolfi (Lega)-. Anche per quanto attiene la cannabis terapeutica la normativa nazionale ha già introdotto questi preparati nell’offerta sanitaria. Del resto nemmeno nei nuovi Lea, recentemente approvati dal Governo nazionale, è stata prevista una maggiore fruibilità dei farmaci contenenti i principi attivi derivanti dai cannabinoidi”.

“La maggioranza di centrodestra in Regione – ha aggiunto la vice presidente del Consiglio regionale, Sara Valmaggi (Pd) – ha tirato avanti per anni senza discutere né questi due progetti di legge né i nostri di iniziativa consiliare e ora, arrivati a fine legislatura, li ha affossati. Sul biotestamento però c’è oggi una legge nazionale e la Lombardia si adeguerà. Sulla cannabis, invece, a nostro parere vengono purtroppo negate ai malati alcune terapie efficaci solo per una posizione ideologica”. (segue)