Ventotto esuberi a Fondazione Torino Musei, lavoratori in piazza

Delegazione ricevuta dal vicesindaco Montanari e dai capigruppo

DIC 18, 2017 -

Roma, 18 dic. (askanews) – Ventotto esuberi alla Fondazione Torino Musei: 13 al Borgo medievale, 6 alla biblioteca della Galleria d’arte moderna di Torino, che va verso la chiusura, altrettanti alla fototeca sempre della Galleria d’Arte moderna e 3 al Museo Diffuso della Resistenza. Ad annunciare i tagli al personale ai sindacati è stato il segretario della Fondazione, Christian Valsecchi.

Lavoratori e sindacati sono scesi in piazza con un presidio davanti a palazzo civico di Torino. Nel pomeriggio una delegazione è stata ricevuta prima dal vicesindaco, Guido Montanari, e poi dai capigruppo in consiglio comunale.

“Tutti hanno fatto gli esterefatti, nessuno immaginava un epilogo del genere. Mercoledì l’assessore alla cultura del Comune, Francesca Leon, riferirà sulla vicenda in consiglio comunale, il giovedì lavoratori sindacati verranno ricevuti dalle commissioni comunali e il giorno successivo sarà la volta del presidente la fondazione, Maurizio Cibrario” hanno riferito Carlo Adorno (Uil Fpl) e Dante Ajetti della Cgil, che hanno sollecitato “Comune, Regione e fondazioni bancarie a fare di tutto per evitare i licenziamenti”.

Il Polo del 900 potrebbe assorbire gli esuberi del museo della Resistenza e anche la riapertura del Museo di Scienze Naturali potrebbe essere una soluzione “parziale” hanno ipotizzato i sindacalisti, spiegando che la cassa integrazione per questi lavoratori non esiste.

“Il trasferimento della biblioteca della Gam alla biblioteca nazionale è surreale. È stato detto che non ci sono gli spazi e poi è in capo al Mibact una decisione di questo tipo” hanno evidenziato i due sindacalisti, che temono un effetto domino anche su istituzioni culturali: “Sono tutte in crisi e stanno vivendo un processo involutivo, che rischia di creare una spirale negativa con sempre meno mostre e visitatori”.

La Regione Piemonte, hanno detto le assessore alla Cultura e al Lavoro, Antonella Parigi e Gianna Pentenero, “è disponibile, non appena le parti lo richiederanno, ad aprire un tavolo di confronto per approfondire la situazione e verificare ogni possibile soluzione”.