Roma, in Piazza del Popolo corteo degli “invisibili”: siamo 50mila

Migranti, studenti, precari, profughi, comitati senza casa

DIC 16, 2017 -

Roma, 16 dic. (askanews) – Piazza del Popolo a Roma è gremita e dal palco il grido: “Siamo 50mila. Siamo profughi, studenti, precari. Siamo i dannati della globalizzazione, siamo gli invisibili”, così gli organizzatori della manifestazione “Diritti senza confini”, un corteo per i migranti ma che unisce tante realtà di “invisibili”, italiani e stranieri, un corteo “meticcio” e “pacifico”, sottolineano gli organizzatori. Ci sono migranti, esponenti dei movimenti per la casa, rappresentanti di Libera, sindacati Usb, associazioni, religiose e laiche, precari, studenti, italiani e stranieri.

Il corteo ha raggiunto Piazza del Popolo, dopo aver sfilato per le vie del centro, partito della piazza della Repubblica. Nessuna criticità, tutto tranquillo: assicurano dalla questura. Alla vigilia della manifestazione si temevano infiltrati violenti, e – dicono gli organizzatori – ci sono stati controlli soprattutto dei pullman ai caselli, ma nessuno è stato fermato. Sono oltre 100, sempre secondo gli organizzatori, gli autobus partiti da 40 città, raggiungendo la capitale da Torino a Catania, dal Veneto a Napoli, dalla Toscana alle Marche.

“E’ un fiume che sta inondando la città”, “un corteo meticcio con una grandissima partecipazione di persone migranti. Questa è già da ora la grande vittoria del un dato visibile e di qualità che nessuno può ignorare. C’è voglia di riscatto e giustizia sociale, di lottare per i diritti”.

Qualche striscione “mai con Renzi mai con Salvini respingiamoli” e contro le leggi Minniti che hanno creato “lager” in Libia e i provvedimenti che hanno tracciato la “linea dura” sugli sgomberi.

“Siamo facchini, braccianti, studenti, precari, rifugiati. Oggi scendono in piazza gli invisibili delle politiche di austerità e liberticide. Ci riprenderemo ciò che è nostro perché abbiamo sete di giustizia sociale e diritti”. con queste parole parte il corteo da piazza della Repubblica. Aboubakar Soumahoro del Cispm Italia (Coalizione Internazionale Sans-Papiers e Migranti, promotore del corteo ha riepilogato così il percorso che ha portato a questa giornata di mobilitazione, auspicandosi che sia un primo passo verso un lungo percorso di mobilitazione per i diritti degli “ultimi”: “E’ la giornata degli esclusi. E’ la giornata dei dannati dalla globalizzazione. Ci stiamo riprendendo la nostra dignità, la nostra Libertà. Tutti insieme italiani e migranti”.

“La composizione in piazza oggi dà fastidio a tanti. È questa la potenza di chi, insieme, pretende reddito, dignità, libertà e diritti”, dicono. E “se siamo in piazza oggi è anche per opporci con forza alla guerra tra poveri e ad ogni tipo di razzismo e discriminazione”. Negli interventi infatti, sia durante il percorso, sia sul palco con forza è stata affermata “la volontà di contrastare tutte le forze politiche che alimentano l’odio etnico per aumentare consenso e potere”.

Un camion con l’amplificazione ha seguito il corteo dei manifestanti per le vie del centro, allegro e rumoroso.

Tantissime anche le persone provenienti dalle occupazioni abitative di Roma, che negli ultimi mesi sono state colpite duramente dalla “linea dura” sugli sgomberi.

Poi il corteo ha invaso pacificamente Piazza del Popolo: “E’ la piazza degli invisibili, degli esclusi, di chi vive in povertà, dei disoccupati, dei dannati delle politiche di austerità, è una manifestazione popolare di massa che mette insieme migranti, italiani, famiglie, tutti insieme – conclude dal palco Aboubakar Soumahoro – insieme per chiedere il diritto alla casa, alla dignità, al permesso umanitario per i profughi, al welfare”. La parola tutti insieme, italiani e migranti, corre spesso, e si riflette sui volti dei partecipanti, “una partecipazione meticcia” rivendicano con orgoglio, perché “prima di tutto siamo persone” e “l’antirazzismo e la giustizia sociale sono abbracciati”.