Sanità accreditata: gruppo INI compie 70 anni

Faroni: "Sempre all'avanguardia nell'interesse del paziente"

DIC 15, 2017 -

Roma, 15 dic. (askanews) – Con 1200 posti letto e oltre 1400 dipendenti il Gruppo Sanitario INI, Istituto Neurotraumatologico Italiano, quest’anno compie 70 anni. Una storia lunga iniziata in uno studio medico specializzato in reumatologia e terapia fisica in via Torino a Roma. Lì, nel 1947, Delfo Galileo Faroni ha creato le basi di quella che sarebbe diventata una delle più grandi realtà sanitarie accreditate di riferimento del centro Italia.

“In questi decenni abbiamo assistito a una rivoluzione del sistema sanitario nazionale, passando dalle mutue fino al drg, e a un contestuale cambiamento repentino del panorama salute, per l’aumento dell’età media della popolazione, lo sviluppo di malattie croniche e il progresso dell’innovazione. Cambiamenti che hanno coinvolto anche il sistema sanitario privato accreditato, che ha avuto la capacità di adeguarsi e modificarsi insieme all’evoluzione del sistema”, spiega Jessica Veronica Faroni, presidente del Gruppo INI.

Per celebrare il suo 70mo anniversario, l’Istituto il 16 dicembre riunirà medici, dipendenti e istituzioni, nella sede di Grottaferrata. Ad oggi il Gruppo, articolato in più Divisioni, è presente nel Lazio e in Abruzzo. Le strutture sono abilitate al ricovero per acuzie, dall’oncologia, all’ortopedia, all’urologia, alla riabilitazione, alle Rsa, offrendo un’assistenza a 360 gradi al paziente.

“L’INI è diventato un gruppo solido che si è sempre distinto nell’ambito dell’acuzie, della chirurgia e della riabilitazione – spiega la presidente – è cresciuto di pari passo con l’evoluzione delle richieste, delle patologie e delle tecnologie. Il percorso non è stato sempre facile ma abbiamo raggiunto tanti traguardi: siamo stati i primi nel Lazio a utilizzare il litotritore per la calcolosi renale e il laser in urologia, i secondi in Italia a utilizzare la risonanza magnetica nucleare, i primi ad avere la Pet mobile. Saremo probabilmente tra i primi a utilizzare il robot in ortopedia. Non solo. Siamo anche il più grande centro di oncologia dei Castelli e tra i più grandi del Lazio, con un impegno a 360 gradi dalla diagnosi alla terapia, sempre in piena collaborazione con gli ospedali”.(Segue)