Papa: alcuni campi rifugiati sono lager, non chiudere frontiere

Per prendere la decisione i paesi hanno dovuto chiudere il cuore

DIC 14, 2017 -

Roma, 14 dic. (askanews) – “Ho visitato finora quattro campi di rifugiati. Tre enormi: Lampedusa, Lesbo e Bologna. E là il lavoro è di vicinanza. A volte sono veri campi di concentramento, carceri”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell’incontro con i gesuiti di Myanmar e Bangladesh nel corso del recente viaggio nei due paesi asiatici. Il colloquio, riferito dal gesuita Antonio Spadaro sul prossimo numero della Civiltà cattolica, è anticipato oggi dal Corriere della Sera. “Io cerco di visitare, parlo chiaro, soprattutto con i Paesi che chiudono le loro frontiere. Purtroppo in Europa ci sono Paesi che hanno scelto di chiudere le frontiere. La cosa più dolorosa è che per prendere questa decisione hanno dovuto chiudere il cuore. E il nostro lavoro missionario deve raggiungere anche quei cuori che sono chiusi all’accoglienza degli altri. Queste cose non arrivano ai salotti delle nostre grandi città. Abbiamo l’obbligo di denunciare e di rendere pubbliche le tragedie umane che si cerca di silenziare”.