Incidente gasdotto Austria, Emiliano: a Melendugno rischio simile

Il governatore della Puglia: "Non è semplice tubo sotto spiaggia"

DIC 12, 2017 -

Roma, 12 dic. (askanews) – “Si è verificato un incidente rilevante in una stazione di compressione e distribuzione gas in Austria, di tipologia analoga alla stazione che verrà realizzata nel Progetto ‘TAP’ lì denominata PRT (Punto Ricezione Terminale). La circostanza dimostra che l’impianto in costruzione a Melendugno ha profili di pericolosità simili all’impianto austriaco e non si tratta affatto di un semplice tubo che passa sotto una spiaggia”. Lo dichiara, in una lunga nota a commento dell’esplosione verificatasi al terminal di gas di Baumgarten, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

“Si tratta – spiega il governatore – di un vero e proprio impianto industriale per la decompressione di gas e che costituisce lavorazione di sostanze pericolose. Nel PRT di Melendugno saranno presenti sostanze pericolose all’interno di uno o più impianti, comprese le attività comuni o connesse, che rientrano nella previsione del co.1 art. 1 lett a) D.Lgs. 334/99 e s.m.i. – cc.dd. direttive Seveso, come dimostrabile dai diagrammi di stato dei fluidi trattati. Infatti, nel caso ‘TAP’, è previsto che in una prima fase transiteranno dal PRT 10 miliardi di mc/anno di gas, misura che sarà raddoppiata negli anni successivi”.

“Il tutto purtroppo – prosegue Emiliano – sta avvenendo in assenza di una valutazione tecnico quantitativa degli scenari incidentali, delle aree di danno derivanti, dei quantitativi di sostanze potenzialmente rilasciate o comunque presenti negli ‘hold up’ al PRT, degli scenari di emergenza valutati e concretamente pianificati, a causa della mancata applicazione delle Direttive Seveso. Eppure l’applicazione di tali direttive è stata richiesta dalla Regione Puglia nel corso della istruttoria tecnica e negata dal Ministero dell’Interno unitamente al Ministero dell’Ambiente e al Ministero dello Sviluppo Economico che hanno vicecersa ritenuto di escludere l’opera TAP ed il suo PRT dalle verifiche tecnico istruttorie disposte dalle direttive Seveso, dopo aver escluso la stessa Regione Puglia e il Comitato Tecnico Regionale Prevenzione Incendi, (organi competenti per territorio alle verifiche preventive in materia di incidenti rilevanti), dalle procedure amministrative di cui al D.Lgs. 238/2005. Fatto questo che ha comportato il ricorso amministrativo da parte della Regione Puglia, che purtroppo ha dato ragione alle amministrazioni centrali”.

(Segue)