Consiglio di Stato: per militari possibile iscrizione a partiti

I giudici amministrativi: ma non devono avere cariche interne

DIC 12, 2017 -

Roma, 12 dic. (askanews) – Con la sentenza n. 5845 depositata oggi, la Quarta Sezione del Consiglio di Stato, riformando parzialmente la sentenza del Tribunale amministrativo regionale del Piemonte, ha stabilito che i militari possono iscriversi ad un partito politico, ma non anche assumere cariche al suo interno.

Quanto al primo aspetto, il Consiglio di Stato ha osservato che, pur ammettendo la Costituzione la possibilità di vietare per legge l’iscrizione a partiti politici per determinate categorie di dipendenti, tale divieto deve essere chiaro e testuale, in quanto non può ammettersi la limitazione di un diritto fondamentale di ogni cittadino in via di interpretazione logica o estensiva.

Tale soluzione è in linea anche con i princìpi affermati dal diritto internazionale e sopranazionale, dalla Dichiarazione dei diritti dell’uomo, dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dalla Carta europea dei diritti dell’uomo.

Diversa la conclusione per quanto riguarda l’assunzione di cariche di partito. In questo caso, infatti, il militare sarebbe tenuto a manifestare pubblicamente e attivamente la linea politica del partito di cui fa parte, ingenerando nella comunità dubbi sulla neutralità delle Forze armate, sancita espressamente dalla Costituzione.