Venezia: firmata intesa messa in sicurezza beni culturali

Della città e della Provincia

DIC 7, 2017 -

Venezia, 7 dic. (askanews) – “Oggi raccogliamo il frutto di un intenso lavoro preparatorio, di un percorso condiviso da molte istituzioni impegnate a proteggere l’eccezionale capitale di cultura e di storia di Venezia, della sua provincia e, in prospettiva, di tutto il Veneto. Quella che firmiamo oggi, infatti, non è solo una dichiarazione di intenti, ma un’iniziativa che concretamente stabilisce cosa si deve fare e chi la deve fare per mettere in sicurezza i nostri innumerevoli beni culturali, un patrimonio che abbiamo il dovere di difendere e di valorizzare, un patrimonio che orgogliosamente il Veneto mette a disposizione della comunità nazionale e internazionale”.

Lo ha detto l’assessore alla cultura della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari, presentando il protocollo d’intesa per la messa in sicurezza dei beni culturali ubicati nella provincia di Venezia in caso di situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici (alluvioni, esondazioni, maree eccezionali, ecc.), firmato oggi a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, da vari Enti e Istituzioni del territorio.

Alla firma del protocollo sono intervenuti, tra gli altri, il prefetto di Venezia, Carlo Boffi, che ha sottolineato l’importanza di un’intesa così ampia e di grande rilievo istituzionale, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che ha riconosciuto la preziosa e “silenziosa” opera di coordinamento della Prefettura e il costante lavoro del Comune per rendere il proprio territorio sempre più sicuro, il direttore interregionale dei Vigili del Fuoco, Fabio Dattilo e i rappresentanti delle Soprintendenze interessate.

“Il ricordo della devastante alluvione del 1966 è incancellabile – ha aggiunto Corazzari – ma rimarranno nella memoria anche le dolorose immagini della più recente calamità che ha colpito il Veneto nel 2010. Se tali fenomeni non sono evitabili, dobbiamo almeno essere pronti ad affrontarli in modo efficace e organizzato, prevenendo e circoscrivendo il più possibile i danni”.