A Natale italiani spenderanno 6 miliardi per dolci artigianali

Dati Osservatorio Sigep, quest'anno trionfa la tradizione

DIC 7, 2017 -

Roma, 7 dic. (askanews) – Hanno il sapore dell’infanzia, di aromi legati alla terra d’origine e di una cultura che affonda le proprie radici nella notte dei tempi. Per le festività 2017-2018 le innovazioni estreme e stravaganti sono tramontate, i dolci natalizi saranno quelli tipici della tradizione artigianale e gli italiani spenderanno 6 miliardi di euro per festeggiare mettendo a tavola i dolci artigianali. Sono i dati dell’Osservatorio Sigep – il salone internazionale del dolciario artigianale che Italian Exhibition Group organizza alla fiera di Rimini, nel 2018 dal 20 al 24 gennaio – che stima vicina ai 6 miliardi di euro la spesa per i dolci natalizi artigianali e incorona leader il panettone che trionferà sulle tavole di tutto il mondo, a partire dal Giappone che fa la parte del leone, alimentando una prepotente domanda.

“Ci sono prodotti – dichiara il Maestro Iginio Massari – che sono intimamente legati alla nostra storia, alla nostra memoria, prodotti che vanno oltre il valore del cibo stesso. Il panettone classico è uno degli esempi più luminosi. Se verrà a scomparire questa simbologia, vorrà dire che andremo a perdere quanto abbiamo ‘costruito’ e tramandato nel corso dei secoli”.

Ad accompagnare e valorizzare il panettone ci pensano i prodotti tipici, le consuetudini tramandate di generazione in generazione e la sontuosa eleganza delle feste. Da Nord a Sud, sono innumerevoli i dolci proposti dai più affermati maestri pasticceri. Tre sono quelli indicati dalla Confederazione Pasticceri Italiani, Conpait. Innanzitutto il Parrozzo, un omaggio alla terra abruzzese che, solcata dalle mani sapienti dei contadini, ha ispirato D’Annunzio a donare a questa meravigliosa Regione un dolce diventato il simbolo della regione stessa. Nella variante del Maestro Franco Napoletani, il Parrozzo è arricchito con mandorle caramellate, farina bianca e burro. Il dolce diventa delicato, rappresenta con i propri ingredienti tutta l’Italia e affascina con una colata di cioccolato fondente.

E ancora: il Torrone di Bagnara, ora anche IGP, considerato tra i più buoni di tutto il meridione: mandorle siciliane di Avola, miele di arancio calabrese e albume d’uovo sono materie prime di prima scelta made in Italy. Ma il segreto del torrone di Bagnara, dolce tipicamente natalizio, è nella lunga cottura, che dura molte ore. “Sono dolci scelti per esprimere un profondo riconoscimento alla qualità dei prodotti tipici locali – commenta il Presidente Conpait Federico Anzellotti – che i maestri pasticceri italiani utilizzano per innalzare i dolci ad una qualità straordinaria”.

L’esaltazione di una ‘chicca’ piemontese, contaminata con la tradizione valdostana, passa dalle mani di Silvia Boldetti, detentrice del titolo di Campionessa Mondiale di Pasticceria Femminile 2016 e a Sigep 2018 Presidente di giuria del concorso internazionale Pastry Queen. ‘Bacio di Nus’, una speciale pralina a forma di bacio, è la punta di diamante della proposta dolciaria natalizia della pastry chef torinese. Sonia Balacchi, romagnola e prima Pastry Queen mondiale, propone invece una creazione all’amarena: un dolce sinonimo di eleganza e qualità: “L’idea – svela – nasce per creare un dolce dalla golosità indimenticabile: nasconde un cuore morbido di Amarena Fabbri, dal sapore inconfondibile, avvolto in un semifreddo al mascarpone e vaniglia, creando un binomio vincente di bontà e gusto”.