Milano, Delpini: amministratori onesti esemplari, basta lamenti

Tutto migliorabile ma ringraziare sindaci, prof, agenti, sanitari

DIC 6, 2017 -

Milano, 6 dic. (askanews) – L’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, ha elogiato nel suo primo discorso alla città in occasione della festa di Sant’Ambrogio tutti i rappresentanti delle istituzioni che, come il patrono ai suoi tempi, oggi “si fanno carico della promozione del bene comune, della pace sociale e della promozione di una convivenza civile serena”. Un riconoscimento che mira a contrastare “la tendenza diffusa a lamentarsi sempre di tutto e di tutti, contro quella seminagione amara di scontento che diffonde scetticismo, risentimento e disprezzo, che si abitua a giudizi sommari e a condanne perentorie e getta discredito sulle istituzioni e sugli uomini e le donne che vi ricoprono ruoli di responsabilità”.

Delpini ha citato, in particolare, i sindaci “onesti e dediti” che “sono esposti alle attese e alle pretese di tutti”, ma sono ugualmente “tra la gente, in ascolto di tutti”. Lo stesso vale, a suo parere, per i rappresentanti delle forze dell’ordine “presenti in modo capillare”, anche tra “cittadini prepotenti o indisciplinati”, talora anche “esposti alla minaccia e alla violenza”. Parole di riguardo rivolte anche agli insegnanti e al personale della scuola “perché la scuola vive la sua vocazione ad accogliere tutti”, agli operatori sociosanitari, nonché a tutti i rappresentanti delle istituzioni impegnati a offrire il loro servizio “senza discriminare, senza distinguere tra simpatici e antipatici”. Promotori di una “prossimità spicciola e creativa, non di rado faticosa e persino esasperante”.

“Non posso non ricordare le tante associazioni e strutture cooperative che creano una rete di attenzione e solidarietà spesso poco notata ma essenziale nel creare coesione e nel dare spessore alla trama dei legami. A tutti desidero esprimere la mia gratitudine e ammirazione, contrastando quella tendenza troppo facile alla critica e quell’enfasi troppo sproporzionata su alcuni che, approfittando della loro posizione, hanno cercato il proprio vantaggio, anche con mezzi illeciti, aprendo la porta alla corruzione” ha continuato l’arcivescovo.

“Ogni mattino noi ci rendiamo conto che il paese, la città funzionano, possiamo fare affidamento su servizi perché c’è una folla di persone che fanno di giorno e di notte il proprio dovere, a beneficio di tutti: nessuno è perfetto e tutto si può e si deve migliorare, ma noi sappiamo che possiamo contare su gente che ha lavorato e lavora bene, per noi”. Quello di Delpini è stato nel complesso un “elogio degli onesti e dei competenti, dei generosi e dei coraggiosi”, fatto “anche per incoraggiare altri”, come i giovani e i pensionati “in piena efficienza”, a prendersi “qualche responsabilità”.