Da Giunta Sardegna fondi ad Ats per supportare vaccinazioni

Proposta dell'assessore Arru

DIC 6, 2017 -

Cagliari, 6 dic. (askanews) – Cinquantamila euro per supportare le vaccinazioni, informando e sensibilizzando sui rischi della mancata copertura immunitaria: li ha stanziati il Consiglio regionale nella finanziaria 2017, affidando all’Assessorato della Sanità il compito di indicare come utilizzarli. Su proposta dell’assessore Luigi Arru, la Giunta ha stabilito di trasferirli all’Ats. L’Azienda per la Tutela della Salute dovrà realizzare una campagna informativa, in collaborazione con le scuole di specializzazione di Igiene e Medicina preventiva delle Università di Cagliari e di Sassari, gli ordini professionali e i rappresentanti dei Pediatri di Libera Scelta e dei Medici di Medicina Generale, e dovrà curare la successiva divulgazione, tramite iniziative di informazione, comunicazione e di educazione sanitaria su tutto il territorio regionale.

“Le vaccinazioni – ha detto l’assessore della Sanità – sono state uno dei più grandi successi della medicina, in grado di prevenire ogni anno, secondo l’OMS, tra i due e i tre milioni di decessi nel mondo. Grazie ai vaccini, alcune delle malattie più invalidanti e mortali sono state debellate e non conosciamo più le loro terribili conseguenze. Paradossalmente però, la scomparsa di queste malattie, grazie all’introduzione delle vaccinazioni, ha determinato la perdita di percezione, da parte della popolazione, dei rischi di queste e ci si è concentrai su quelli legati alla somministrazione dei vaccini. Il successo dei programmi vaccinali – spiega ancora Arru – si fonda sia sulla protezione del singolo, sia soprattutto sul raggiungimento e il mantenimento delle coperture vaccinali a livelli tali da prevenire e controllare efficacemente la diffusione delle malattie infettive prevenibili con vaccinazione”. La situazione della Sardegna, per quanto riguarda le coperture vaccinali in età pediatrica, è comparativamente migliore rispetto a quella delle altre regioni italiane nel loro complesso, anche se, soprattutto con riferimento ad alcune malattie infettive (morbillo, parotite, rosolia e varicella), risulta inferiore alla soglia raccomandata del 95%.