Gabrielli, abbassare età imputabile? Meglio puntare su cause

"Vanno create condizioni affinché i ragazzi non si perdano"

NOV 22, 2017 -

Napoli , 22 nov. (askanews) – “Più che abbassare l’età imputabile, credo che dovremmo lavorare tutti per creare le condizioni affinché questi ragazzi non si perdano”. Ne è convinto il Capo della Polizia Franco Gabrielli che suggerisce un approccio globale nei confronti di quei giovanissimi napoletani, sotto i 18 ani, che si scatenano molto violentemente in occasione della movida notturna. Per Gabrielli “i temi che riguardano i problemi di sicurezza di città complesse come Napoli non vanno riferiti solo alle modalità repressive. Bisogna, invece, fare un lavoro in maniera silenziosa e sinergica che, secondo me, deve partire dall’istituzione Scuola”. Non sarebbe dunque utile, in un simile contesto, abbassare l’età imputabile che, in sostanza, equivarrebbe a intervenire sugli effetti e non sulle cause. “E’ ovvio che sia molto più facile sbattere la gente in galera piuttosto che costruire i percorsi affinché la gente in galera ci finisca sempre meno – il ragionamento del Capo delle Polizia – l’azione repressiva risponde a una necessità immediata della gente di vivere in una condizione di tranquillità e di serenità. Però ha respiri sempre molto corti, perché la gente viene messa in carcere, poi esce”.