Roma, 20 nov. (askanews) – Con una direttiva rivolta ai Parchi nazionali e alle aree marine protette, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti indica le priorità cui destinare le risorse finanziarie assegnate per gli interventi di tutela della biodiversità .
Per gli Enti Parco, il ministro conferma il quadro consolidato di azioni trasversali e di sistema previste nelle precedenti direttive: tra queste il monitoraggio della biodiversità con standard di valutazione della qualità naturalistica e dei servizi ecosistemici, l’ambiente alpino, l’impatto degli ungulati sulla biodiversità , la gestione del cinghiale e la convivenza con il lupo, gli uccelli quali indicatori di biodiversità , il monitoraggio e la conservazione dell’avifauna migratrice e della mesofauna, lo studio degli ambienti umidi, la conservazione della lepre italica e della lontra, i molti progetti attivi quali ad esempio le Faggete Unesco, Wolfnet 2.0 per la tutela del lupo in Appennino e l’International Waterbird Census.
Nello stesso tempo, Galletti chiede ai parchi ulteriori azioni di sistema e trasversali, quali l’analisi del legame tra biodiversità , resilienza e cambiamenti climatici, la mappatura della protezione costiera e della resilienza nei litorali sabbiosi delle aree protette, lo studio delle api come bioindicatore della qualità ambientale, la conservazione del capriolo italico e degli habitat prioritari come quelli per l’orchidea selvatica, l’analisi della presenza di insetti di valore conservazionistico e delle loro interazioni con specie di fitopatogeni.(Segue)