Roma, Si-Prc: appello a boicottaggio bando Raggi per baracche

Uniti a Cgil, S. Egidio, studenti e associazioni

NOV 16, 2017 -

Roma, 16 nov. (askanews) – A seguito della indecente determina dirigenziale del Comune di Roma, circa il bando per il reperimento di alloggi anche precari per 100 persone, per un anno, provenienti da sgomberi, Sinistra Italiana Roma Area Metropolitana, insieme a Rifondazione Comunista, Action, Diritto all’abitare, Blocchi metropolitani ed altri movimenti per la casa , Social Pride, Unione Inquilini, CGIL Roma e Lazio, Comunità di S. Egidio, Unione Studenti Medi, ed altre realtà impegnate nella lotta alle diseguaglianze ed al disagio abitativo, hanno lanciato un appello, rivolto agli operatori del settore, affinché boicottino il bando, “costringendo Comune e Prefettura ad individuare soluzioni dignitose e definitive per tutti gli aventi diritto, e non solo per le posizioni di fragilità”.

“Nei giorni scorsi la giunta di Virginia Raggi ha pensato di dedicare all’emergenza abitativa un “bando di gara con Procedura negoziata” finalizzato al ‘reperimento di strutture di accoglienza temporanea, articolata in moduli abitativi, anche prefabbricati, preferibilmente in contesti “diffusi” nel territorio cittadino/area metropolitana o, in alternativa, in un unico complesso, per ospitare nuclei familiari in condizioni di grave vulnerabilità sociale, per un numero massimo di 100 persone’ – spiegano i proponenti -. L’invito a partecipare alla Procedura negoziata è rivolto agli organismi affidatari dei servizi sociali accreditati o che collaborano con l’amministrazione comunale (associazioni, cooperative sociali, ONG ecc.)”.

La giunta Raggi, secondo i firmatari “non fa altro che proporre di deportare chi non ha casa in campi appositamente allestiti: zone “speciali” in cui i vecchi e nuovi poveri dovranno vivere segregati dentro container. Pensiamo che questo “bando” sia un atto razzista – sottolineano -: lo strumento per una guerra contro i poveri che pensa di poter affrontare le questioni sociali occultando alla vista della città chi fatica persino a mettere insieme il pranzo con la cena”.

Con questo “bando” “l’Amministrazione comunale si impegna a spendere quasi un milione di euro l’anno per realizzare strutture precarie, non dignitose e temporanee, mentre gli stessi soldi potrebbero e dovrebbero servire a dare nuove case popolari a Roma – obiettano ancora -. Per questo vi chiediamo di rifiutare il “bando” e di non rispondere alla “lettera di invito” della giunta Raggi perché i suoi destinatari, di “speciale”, hanno soltanto i sorrisi dei bambini e delle bambine. E lotteremo affinché questi sorrisi possano risplendere nelle case popolari a cui hanno diritto e nelle scuole, che gli sfratti e gli sgomberi rendono impossibile frequentare e affinché mai alcun tipo di atto razzista, come quello promosso dalla giunta Raggi, possa rinchiuderli in qualche container”, concludono.