Toscana, verso accorpamento due centrali elettriche di Rosignano

La Solvay vi investe 40 milioni di euro

NOV 14, 2017 -

Firenze, 14 nov. (askanews) – All’interno del parco industriale di Rosignano, grazie all’accorpamento delle due centrali elettriche (Rosen e Roselettra) ad oggi esistenti, prenderà vita un’unica centrale moderna con elevate prestazioni energetiche ed ambientali. La Giunta regionale toscana ha dato ieri l’intesa finale per l’autorizzazione ambientale sulla nuova centrale che ne consentirà a breve l’accensione con vantaggi per Solvay (che investe 40 milioni), innanzitutto, ma anche per altre realtà come Ineos ed Innovyn.

Lo ha annunciato il presidente Enrico Rossi nel corso del consueto briefing con la stampa sottolineando che questa intesa sarà favorevole all’attività dell’impianto Solvay, fondamentale per l’industria del vetro e per un terzo dell’industria chimica nazionale, che grazie al recente accordo di programma con il Ministero per lo sviluppo economico e Regione Toscana, ha deciso di confermare la propria presenza in Toscana.

L’operazione si è resa indispensabile dopo che a maggio scorso si è concluso il regime di agevolazioni per l’energia CIP 6, di cui beneficia la centrale Rosen. Un evento che determinerebbe, in assenza di adeguati interventi, il moltiplicarsi del costo del vapore, il venir meno della sostenibilità economica, con conseguenze dirette anche ambientali per l’intero parco industriale. Da qui l’esigenza di un intervento di efficientamento energetico per mantenere la competitività del sito.

“Si tratta di un intervento di efficientamento energetico che manterrà la competitività del sito e la salvaguardia ambientale – ha detto Rossi – .L’accorpamento delle due centrali permetterà di produrre vapore in maggiore sicurezza e di mettere Solvay nella condizione di poter partire con ulteriori investimenti industriali”.