Piemonte, Laus:tavolo urgente su violenze a operatrici sanitarie

Richieste condizioni di sicurezza per ex guardie mediche

NOV 14, 2017 -

Torino, 14 nov. (askanews) – “Sollecito i direttori delle Asl di tutta la Regione e l’assessore competente a convocare un tavolo urgente con i rappresentanti dello Smi per affrontare la questione sicurezza nello svolgimento del servizio sia ambulatoriale che domiciliare, durante il quale i medici sono sottoposti a violenze, atteggiamenti aggressivi e costrizioni da parte di pazienti”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus, nel corso dell’audizione tenutasi oggi a Palazzo Lascaris, cui ha partecipato la segreteria regionale del Sindacato dei medici italiani (Smi). Proprio per mettere in luce le reali condizioni di lavoro dei medici del servizio di Continuità assistenziale (ex Guardia medica) del Piemonte e le violenze subite dagli operatori ma soprattutto dalle operatrici, lo Smi aveva richiesto questa audizione. In Piemonte sono circa 850 i medici che svolgono questo servizio di pubblica utilità, operano quasi sempre singolarmente, spesso isolati, in postazioni molte volte inidonee.Le richieste fatte emergere nell’incontro svoltosi a Palazzo Lascaris, riguardano soprattutto la possibilità di collocare le sedi adibite ad accogliere i pazienti presso o vicino alle strutture che ospitano i Carabinieri o le Forze dell’ordine in generale, e l’utilizzo di personale che accompagni i medici al domicilio dei pazienti soprattutto nei grandi centri urbani. Secondo lo Smi, quest’ultima istanza non solo migliorerebbe la rapidità e l’efficienza del servizio offerto all’utenza, ma contribuirebbe in modo significativo a tutelare l’incolumità fisica del sanitario.