Lorenzin: in Veneto no criticità su inquinamento da Pfas

Audizione in Commissione inchiesta su ciclo rifiuti

NOV 14, 2017 -

Roma, 14 nov. (askanews) – “I risultati raccolti finora non hanno segnalato criticità che richiedessero l’adozione, in itinere, di misure particolari”. Lo ha dichiarato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in un’audizione di fronte alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, in merito all’inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche (Pfas) in Veneto.

Il programma di monitoraggio, non ancora concluso, ha specificato Lorenzin, ha preso in esame oltre 1100 campioni di prodotti alimentari di origine animale e di origine vegetale provenienti da allevamenti e coltivazioni sia intensivi che rurali presenti nelle aree di interesse, rilevando che l’unica eccezione finora emersa “è quella relativa al livello di contaminazione rilevato in campioni di alcune specie ittiche raccolte nelle acque interne”.

L’Istituto superiore di sanita’, ha ricordato Lorenzin, sta effettuando un monitoraggio costante della situazione in Veneto gia’ dal 2013, mirando a una “drastica riduzione dell’esposizione a Pfas attraverso l’adozione urgente di approvvigionamenti alternativi di acqua e piani di sicurezza delle acque”. In Veneto, ha chiarito il ministro, il monitoraggio ha evidenziato in questi anni la “sostanziale riduzione delle concentrazioni di Pfos e Pfoa nelle acque”. Le azioni messe in atto dall’Istituto Superiore della Sanità dell’Istituto” hanno portato “ad un abbattimento dei valori di soglia, tali da ottenere nelle acque distribuite livelli di concentrazione di Pfoa e Pfos di un ordine di grandezza inferiori rispetto ai valori massimi indicati nel parere di gennaio 2014”.