Basilicata, Braia: avvio filiera certificata cinghiale

Punto di svolta per comparto

NOV 14, 2017 -

Roma, 14 nov. (askanews) – “E’ un segnale politico forte e un punto di svolta per il comparto, a dimostrazione di un senso di responsabilità collettiva che si sta determinando in questi mesi per affrontare ed arginare, senza lasciare nulla di intentato, l’emergenza cinghiali”.

Lo comunica l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia.

“In poco più di 18 mesi – prosegue – abbiamo attivato tutto quello che in questa materia non si era fatto per decenni. Il fenomeno è ancora allarmante ma oggi abbiamo sicuramente un ampio ventaglio di strumenti per combatterlo e alcuni contesti organizzati virtuosi, pur rimanendo sempre nell’ambito di una normativa nazionale che, purtroppo, ci limita nell’azione.

Accolgo pertanto favorevolmente l’avvio della filiera certificata per la carne di cinghiale da parte di imprenditori che si mettono in gioco per trasformare un problema, quello degli ungulati che mettono a rischio agricoltura e persone, in possibilità che genera reddito ed economia. Oggi abbiamo strumenti in più per operare. I cacciatori formati conferiscono gli animali abbattuti nei centri autorizzati al macello e ricevono un corrispettivo economico a seconda del peso.

Sono rimborsi – sottolinea Braia – che soddisfano il cacciatore e lo stimolano ad emergere dal sommerso, guadagnandoci come collettività in sicurezza e controllo. Le carcasse, infatti, controllate sanitariamente, vengono poi commercializzate. Auspichiamo che presto si possa aggiungere anche il tassello della trasformazione per completare la filiera.

L’accordo con l’istituto Zooprofilattico per il quale la regione si accolla i costi delle analisi obbligatorie è una grande vittoria in tema di sicurezza alimentare e tracciabilità. Nostro dovere oltre che impegno politico è continuare ad agire, secondo norma, attraverso tutte le azioni che ci consentano di tenere in equilibrio il sistema ambientale ed agricolo. Nei prossimi giorni partiranno i corsi riservati ai cacciatori che intendono specializzarsi e abilitarsi nella conduzione di cani da traccia e di cani limiere e per l’abilitazione al controllo della specie cinghiale.

E’ utile ricordare che le azioni messe in campo dal Dipartimento Politiche Agricole e Forestali per il piano di contenimento della specie cinghiale sono oramai molteplici e vedono incessante il lavoro degli uffici, da quando le competenze sulla caccia ci sono state trasferite nel 2015. Da subito è stato ampliato il periodo di caccia a 3 giorni comprendendo il sabato e approvato l’utilizzo dei chiusini”.