Trieste, 13 nov. (askanews) – “Quando ieri ho annunciato la mia scelta avevo messo in conto le critiche delle forze di opposizione. È la politica, me lo aspettavo. Nelle reazioni c’è però qualcosa che va oltre: è il livore delle parole. Si evocano mostri, caos, fallimenti, si fanno paragoni con Schettino. Insomma, l’attacco personale a prescindere”. Così Debora Serracchiani, presiente del Friuli Venezia Giuli commenta le reazioni politiche all’annuncio che non si riandiderà alla presidenza della Regione. “Non so se al centrodestra risulti più indigesto essere governati da una donna o da una che continuano ad accusare di essere straniera – aggiunge Serracchiani -. So che posso essere orgogliosa di appartenere a una comunità che sa esprimere affetto e stima, e che soprattutto ha l’autonomia per scegliere qui, in Friuli Venezia Giulia, il suo futuro. Senza bisogno di andare con il cappello in mano ad Arcore o a Roma”.