Papa: famiglia antidoto di socialità contro ogni “egolatria”

Vedeomessaggio per incontro Cei su "Amoris laetitia"

NOV 11, 2017 -

Città del Vaticano, 11 nov. (askanews) – La famiglia fondata sul matrimonio può essere il giusto antidoto per far prevalere la socialità e contro ogni “egolatria” che sembra prevalere nelle società moderne. Lo ha detto papa Francesco in un videomessaggio inviato ai partecipanti al Terzo Simposio Internazionale sull’Esortazione Apostolica “Amoris laetitia” promosso dall’Ufficio per la pastorale familiare della Conferenza Episcopale Italiana. Francesco è tornato a mettere in guardia dall’ “egolatria, ossia -ha spiegato- quel un vero e proprio culto dell’io, sul cui altare si sacrifica ogni cosa, compresi gli affetti più cari. Questa prospettiva non è innocua: essa plasma un soggetto che si guarda continuamente allo specchio, sino a diventare incapace di rivolgere gli occhi verso gli altri e il mondo”.

Un atteggiamento che si sta diffondendo nelle nostre società che ha, ha aggiunto papa Bergoglio, “conseguenze gravissime per tutti gli affetti e i legami della vita”, costituendo una sorta di “inquinamento che corrode gli animi e confonde le menti e i cuori, producendo false illusioni”.

“L’amore fra uomo e donna è evidentemente tra le esperienze umane più generative, è fermento della cultura dell’incontro e porta al mondo attuale -ha detto Francesco nel suo videomessaggio- un’iniezione di socialità”, per questo “davvero il bene della famiglia è decisivo per il futuro del mondo e della Chiesa. Proprio la famiglia nata dal matrimonio genera legami fecondi, che risultano l’antidoto più efficace all’individualismo dilagante”.

Tuttavia, non ha tralasciato di ricordare il Pontefice, “nel cammino dell’amore coniugale e della vita familiare ci sono situazioni che richiedono scelte ardue, da compiere con rettitudine”. Nella realtà domestica, infatti, “a volte si presentano nodi concreti da affrontare con coscienza prudente da parte di ciascuno. E’ importante -ha concluso Francesco- che gli sposi, i genitori non siano lasciati soli, ma accompagnati nell’impegno di applicare il Vangelo nella concretezza della vita”.