Papa: degrado ambientale per condotta umana sbagliata

Collegata a forme di sfruttamento delle risorse naturali

NOV 11, 2017 -

Città del Vaticano, 11 nov. (askanews) – “Sono numerose le cause che hanno portato a questo degrado ambientale e purtroppo molte di esse sono da imputare a una condotta umana improvvida, collegata a forme di sfruttamento delle risorse naturali e umane il cui impatto giunge fino in fondo agli oceani”. Lo ha detto oggi Papa Francesco ricevendo in Vaticano i Leader del “Pacific Islands Forum Secretariat” provenienti dagli 11 Paesi insulari: Australia, Isole Cook, Stati Federati di Micronesia, Polinesia Francese, Kiribati, Nauru, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Repubblica delle Isole Marshall, Samoa e Vanuatu. I Leader si sono riuniti nei giorni scorsi a Roma in un Vertice di alto livello sui problemi dei Paesi dell´area dell´Oceano Pacifico e oggi partecipano ad una tavola rotonda alla FAO di Roma, per discutere di sicurezza alimentare nella regione.

A loro Francesco si è rivolto citando il preoccupante fenomeno dell’innalzamento del livello del mare che, ha detto, “colpisce principalmente le popolazioni costiere impoverite che non hanno dove trasferirsi. Pensiamo – ha poi aggiunto – al problema del riscaldamento globale che è ampiamente discusso in numerosi fori e dibattiti internazionali”.

Papa Bergoglio ha voluto, in questo senso, ricordare l’incontro che si sta tenendo in questi giorni a Bonn, la cosiddetta COP-23 sui problemi del cambiamento climatico. “Mi auguro – ha detto – che i lavori della COP-23, così come quelli che seguiranno ad essa, siano in grado di tenere sempre presente quella ‘Terra senza confini, dove l’atmosfera è estremamente fine e labile’, come la descriveva uno degli astronauti attualmente in orbita nella Stazione Spaziale Internazionale, con i quali ho avuto recentemente un interessante colloquio”.

Francesco ha richiamato, quindi, “la necessità di una presa di coscienza mondiale, di una collaborazione e di una solidarietà internazionali, di una strategia condivisa, che non permettano di restare indifferenti di fronte a problemi gravi come il degrado dell’ambiente naturale e della salute degli oceani, connesso al degrado umano e sociale che l’umanità di oggi sta vivendo”.