Salute, al Gemelli il Progetto Romania “Ragazzi in gamba”

Iniziato nel 2004, ad oggi assistite 118 persone

NOV 10, 2017 -

Roma, 10 nov. (askanews) – Offrire la possibilità di riscrivere il proprio destino, fornendo innanzitutto un aiuto concreto; migliorare le condizioni di vita delle persone rumene e moldave con disabilità agli arti in Romania promuovendo il diritto all’integrità fisica; risolvere la problematiche cliniche e riabilitative di queste persone colpite da amputazione di arti che è alla base di gravi disagi sociali; migliorare le condizioni di salute psicologica di queste persone; promuoverne il reinserimento sociale e lavorativo, con benefici nel lungo periodo, dando risposte e contrapponendosi al fenomeno dello sfruttamento dei disabili: questi gli obiettivi che il Progetto Romania “Ragazzi in gamba” persegue fin dal 2004, anno di inizio delle attività, grazie all’opera dell’Associazione Universitaria per la Cooperazione Internazionale (AUCI), Onlus costituita nel 1978 all’interno della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica di Roma, che ora conta anche sul sostegno della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli e della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia.

I risultati del progetto verranno presentati in occasione del convegno “Ragazzi in gamba. La globalità della professione medica”, che si terrà lunedì 13 novembre, alle ore 16.00, nella Hall del Policlinico Universitario A. Gemelli (L. go A. Gemelli, 8). Al convegno interverrà Sua Eccellenza George Gabriel Bologan, Ambasciatore di Romania presso la Repubblica Italiana.

“Dal 2004 a oggi il Progetto Romania ‘Ragazzi in gamba” ha permesso di assistere 118 persone di nazionalità romena ai quali state fornite 132 protesi di elevata qualità funzionale ed estetica. Quattordici pazienti hanno necessitato della fornitura di due protesi in quanto amputati di due arti – spiega Pasquale De Sole, Presidente AUCI e tra i principali promotori dell’iniziativa -. Dopo questa prima fase l’AUCI, insieme alla Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli e alla Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, intendono portare avanti un ulteriore sviluppo del progetto e delle collaborazioni già in atto per rafforzare competenze, conoscenze ed esperienze con l’obiettivo di realizzare ed estendere in Romania una serie di interventi coordinati, in grado di favorire una più efficace integrazione sociale e lavorativa delle persone che hanno subito un’amputazione degli arti”.

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