Lazio, Salvi (Corte Appello Roma): bene protocollo su Rems

Guardare a sicurezza ma anche a salute detenuti psichiatrici

NOV 8, 2017 -

Roma, 8 nov. (askanews) – “Dovremmo riuscire a superare nel tempo quelle difficoltà attuative della legge che ha abolito gli ospedali psichiatrici e che attualmente fa sì per inadeguatezza delle stritture che non tutti i pazienti riescano ad essere assistiti. Io spero che con queste nuove misure si riesca a garantire la sicurezza della collettività e allo stesso tempo un percorso terapeutico serio per il paziente che è socialmente pericoloso”. Così Giovanni Salvi, procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Roma in occasione della firma del protocollo sulle Rems con la regione Lazio. “Il numero delle Rems previsto è stato sottostimato perchè evidentemente la Rems è più ‘appetibile’ in qualche maniera rispetto all’ospedale psichiatrico, quindi vi sono più richieste. Bisogna aumentare il numero delle Rems, ma questa – ha detto – sarebbe una soluzione a rincorsa, non basterebbero mai. Bisogna in realtà operare sulla possibilità di adottare da subito dei percorsi terapeutici che consentano di rendere effettivo il principio per cui la Rems è l’ultima ratio. Quindi rendere possibile: la comunità terapeutica, la libertà vigilata e una serie di misure gradate che peró devono garantire la collettività. Deve esserci un vero percorso terapeutico controllato dal servizio sanitario” ha concluso.