Stati Generali Green Economy con le proposte alla politica

Al via a Rimini all'interno di Ecomondo

NOV 7, 2017 -

Rimini, 7 nov. (askanews) – Inserire la transizione alla green economy fra le priorità dell’agenda parlamentare e di governo; fare della sfida climatica l’occasione per rinnovare il sistema energetico, rilanciando le rinnovabili e l’efficienza; puntare sull’economia circolare per superare il modello lineare di spreco e alto consumo di risorse; attivare un Piano nazionale per la rigenerazione urbana, supportato con gli strumenti e gli indirizzi della green economy; far cambiare direzione alla mobilità urbana; assicurare lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile, di qualità e multifunzionale; promuovere l’elevata qualità ecologica quale fattore decisivo per il successo delle imprese italiane; tutelare e valorizzare il capitale naturale e i servizi eco-sistemici come asset per la qualità del benessere e il futuro dell’economia; investire nella gestione delle acque per assicurare una risorsa strategica, per eliminare gli sprechi e ridurre i rischi di alluvioni; rendere più efficaci le politiche pubbliche.

E’ questo il “decalogo verde” per mettere l’Italia sulla strada della “transizione alla green economy” elaborato dal Consiglio nazionale della Green Economy (formato da 66 organizzazioni di imprese della green economy italiana), presentato e sottoposto all’attenzione dei politici nella giornata inaugurale degli Stati generali della Green Economy, organizzati all’interno di Ecomondo a Rimini. L’iniziativa è promossa dal Consiglio nazionale della Green Economy in collaborazione con il ministero dell’Ambiente e il ministero dello Sviluppo economico, con il supporto della Fondazione Sviluppo Sostenibile.

La green economy in Italia – come spiegano gli organizzatori degli Stati generali di Rimini – è una realtà consistente, il 42% delle imprese è collocabile nella green economy e ce ne sono 5.000 solo nella gestione dei rifiuti.

“Gli Stati Generali della Green Economy sono un’iniziativa che il Ministero dell’Ambiente sostiene e promuove dalla sua nascita – ha detto all’inaugurazione il ministro Gian Luca Galletti – perché rappresenta una grande occasione di confronto e una privilegiata sede di analisi e proposte per l’Italia del futuro. Qui cresce e trova alimento la cultura dell’ambiente come motore di sviluppo globale per la società italiana. Questa è anche la mia visione dell’Italia del domani, questa è la visione degli ‘Stati Generali’. Dialoghiamo su misure, progetti, programmi, interventi ma abbiamo tutti un obiettivo comune: sostenere e far crescere la green economy, e attraverso essa, far crescere il paese”.

“La consapevolezza delle sfide della nostra epoca, l’importanza decisiva della transizione alla green economy per affrontarle e l’impegno per le misure per attuarle devono essere – ha spiegato Edo Ronchi, del Consiglio Nazionale della Green Economy – criteri fondamentali per valutare le proposte politiche e valutare se siano all’altezza dei tempi o inadeguate. Lo sviluppo di una green economy è importante per cogliere le grandi potenzialità green dell’Italia e assicurare uno sviluppo sostenibile, con maggiore occupazione e un miglior benessere”.