Sbardella (G. Misto Lazio): amarezza vedere attacchi a Zingaretti

"Va giudicato su quanto fatto in Regione Lazio"

NOV 7, 2017 -

Roma, 7 nov. (askanews) – “Mi piacerebbe vivere in un paese normale, in cui ognuno facesse il proprio mestiere, ed ogni mestiere rispettasse le proprie regole scritte e non scritte, magari auspicando un giorno in cui le regole scritte fossero scritte in modo chiaro ed intellegibile, e quelle non scritte fossero talmente ovvie da non aver necessità di essere scritte a loro volta e dove ognuno pensasse ovviamente a fare il proprio al meglio senza sentire la necessità di sconfinare nelle prerogative del mestiere di altri. Chi fa politica a livello istituzionale, fa un ‘mestiere’ temporaneo, strettamente legato al mandato degli elettori, e di questo si dovrebbe occupare. Per questo motivo provo amarezza e tristezza a veder attaccato Zingaretti da politici istituzionali per questioni ‘altre’ rispetto alle sue responsabilità politico-istituzionali e di governo”. Parole che il consigliere regionale del Lazio per il Gruppo Misto, Pietro Sbardella, scrive su Facebook.

“Le questioni ‘altre’ sono in mano a persone che fanno un mestiere ‘altro’ rispetto al nostro, per quanto temporaneo” dice. “Mi piacerebbe veder attaccato Zingaretti per il disastro della sanità laziale, per le incertezze ed i tentennamenti sulle politiche della mobilità, per la gestione surreale ‘manu militari’ di aziende regionali asservite alle politiche del ‘dominus’, per non parlare di quelle commissariate da un’intera legislatura in attesa d’improbabili riforme. Mi piacerebbe vederli parlare dello spot sui piccoli comuni fino ad oggi abbandonati, della cultura impoverita ed asservita alla propaganda, dei ritardi sul Piano Utilizzo Arenili Regionale, della legge urbanistica utile solo ai soliti pochi fortunati, alle politiche per lo sviluppo e l’occupazione che hanno visto emigrare dalla nostra regione decine di piccole medie e grandi aziende etc etc”.

“E magari – aggiunge – mi piacerebbe ascoltare alternative possibili, e soluzioni praticabili. E a me con loro piacerebbe parlare e confrontarmi su questo, perchè è per questo ‘mestiere’ temporaneo che gli elettori ci hanno votato, e per questo che temporaneamente riceviamo un emolumento. La mia esperienza di Zingaretti è totalmente negativa, a livello politico istituzionale e purtroppo (ma è irrilevante) anche a livello umano. Ed il naso da pinocchio con cui l’ho spesso raffigurato, racconta di annunci disattesi ed impegni politico-istituzionali non mantenuti, non certo di altro che esuli da questo. Ho una pessima considerazione di lui e di alcuni suoi uomini, ma non spetta a me giudicarlo in ambiti per i quali non ho alcuna conoscenza ne tanto meno competenza. Spetta ad altri. A me spetterebbe convincere gli elettori di quanto sia stato un pessimo Presidente di regione, e di quanto sarebbe meglio cambiare. Ed anche qui non spetterebbe a me giudicare se deve rimanere o andarsene e spetterebbe agli elettori, sempre, in un paese normale…”, conclude Sbardella.