Stupro di Roma, i due rom non parlano al Gip e restano in carcere

Breve incontro con il giudice a Regina Coeli

NOV 6, 2017 -

Roma, 6 nov. (askanews) – Hanno scelto di non parlare i due rom ventenni Mario Seferovic e Maikon Bilomante Halilovic, arrestati per il sequestro e lo stupro di due quattordicenni avvenuto lo scorso maggio a Roma.

L’atto istruttorio si è svolto nel carcere di Regina Coeli davanti al gip Costantino De Robbio. L’incontro con il giudice è durato pochi minuti.

I due indagati, di 21 e 20 anni, nati a Roma da famiglie di origini bosniache e domiciliati in un campo nomadi della Capitale, sono accusati di violenza sessuale di gruppo continuata e sequestro di persona continuato in concorso.

Il legale di Maikon Halilovic ha riportato le parole del suo il suo assistito secondo il quale “Non ero lì e sono innocente”. Il ragazzo è accusato di aver fatto da palo al connazionale Mario Seferovic che ha materialmente avrebbe violentato due ragazze.

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