Ismu: numero acquisizione cittadinanza supera quello degli sbarchi

"Siamo al primo posto in Europa per acquisizioni di cittadinanza"

OTT 23, 2017 -

Milano, 23 ott. (askanews) – L’Italia è al primo posto in Europa per numero di acquisizioni di cittadinanza, in controtendenza nell’area dell’Unione Europea dove le concessioni di cittadinanza stanno invece diminuendo. Lo ha segnalato la Fondazione Ismu di Milano, spiegando che nell’arco degli ultimi dieci anni le acquisizioni di cittadinanza italiane sono aumentate velocemente: dalle 35mila del 2006 si è passati alle 101mila nel 2013, 130mila nel 2014, 178mila nel 2015, per raggiungere il numero di 202mila nel 2016. Nel 2006 le acquisizioni erano state poco più di un sesto di quante concesse nel 2016, e quindici anni fa, nel 2002, erano appena 12mila. In questo contesto, se consideriamo il panorama europeo, l’Italia è al primo posto in Europa per numero di cittadinanze concesse durante il 2015 (ultimo anno disponibile in cui è possibile un confronto internazionale secondo Eurostat), seguita da Regno Unito (con 118mila cittadinanze concesse), Spagna e Francia (114mila), Germania (110mila), Svezia (49mila), Belgio e Paesi Bassi (27-28mila). Complessivamente, dal 2007 al 2016 le acquisizioni di cittadinanza in Italia sono state 956mila, che portano il totale di “residenti stranieri o con un recente passato con cittadinanza non italiana” che sfiora i 6 milioni.

Ismu ha evidenziato che per rendersi conto dell’entità di questo fenomeno, si può raffrontare il dato delle acquisizioni di cittadinanza con quello degli sbarchi dei migranti. Questi ultimi, nell’ultimo quindicennio (esclusi gli anni 2002, 2011 e 2014) sono stati sempre meno degli acquisiti alla cittadinanza italiana: nel 2015 e 2016 il numero di acquisti alla cittadinanza italiana ha superato rispettivamente di 24mila e 20mila unità quello degli sbarcati negli stessi anni, e nell’ultimo quinquennio complessivamente l’ha oltrepassato di 114mila unità.

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