Piemonte, nel 2016 185 casi di mutismo selettivo

Saitta: vogliamo aumentare diagnosi precoce e migliorare cura

OTT 21, 2017 -

Torino, 21 ott. (askanews) – Nel 2016 sono stati 185 i casi di mutismo selettivo in Piemonte, presi in carico dai Servizi di Neuropsichiatria Infantile delle aziende sanitarie regionali per un totale di oltre 2.200 prestazioni fornite da specialisti come psicologi, logopedisti, neuropsichiatri infantili, educatori, fisioterapisti e terapisti della psicomotricità.

Si tratta di un disturbo d’ansia che colpisce i bimbi al di sotto di cinque anni e che spesso è difficile da diagnosticare, per la natura della patologia e per la giovane età dei pazienti coinvolti.

Il dato è emerso oggi a Torino nel corso del Convegno “Oltre il silenzio. La relazione e l’inclusione dei bambini silenziosi a scuola” organizzato dall’associazione F94.0.

“Negli ultimi anni in Piemonte sono stati fatti grossi passi avanti nella diagnosi tempestiva del disturbo – ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta – e i servizi delle aziende sanitarie regionali riescono a seguire sempre più casi, offrendo percorsi di cura per i bambini e supportando gli operatori scolastici coinvolti. L’obiettivo dell’assessorato regionale alla Sanità è però quello di intensificare ulteriormente l’attività, in modo da aumentare le diagnosi precoci e migliorare la qualità dei trattamenti per i piccoli pazienti”.

A essere colpiti dal mutismo selettivo, sono bambini che non hanno alcun problema sensoriale o intellettivo. In molti casi, quindi, il disturbo è scambiato per eccesso di timidezza e viene individuato con precisione soltanto con l’inizio della scuola elementare.