‘Ndrangheta, Dia sequestra beni per 1 mln a imprenditore colluso

Ritenuto contiguo alla cosca Iannazzo, condannato a 11 anni

OTT 20, 2017 -

Roma, 20 ott. (askanews) – La Direzione Investigativa Antimafia di Catanzaro ha eseguito un provvedimento di sequestro emesso dal Tribunale di Catanzaro nei confronti di Claudio Scardamaglia, genero di Pasquale Giampà, alias “tranganiello”, indiscusso capo della ‘ndrangheta lametina, ucciso in un agguato di chiaro stampo mafioso nel lontano settembre del 1992.

Il provvedimento di prevenzione è scaturito da un’articolata proposta del procuratore distrettuale di Catanzaro Nicola Gratteri, basata sugli accertamenti delegati al personale della Dia di Catanzaro, nell’ottica della costante attenzione riservata al tema dell’aggressione di illecita provenienza.

Scardamaglia nel maggio 2015 fu stato arrestato dalla Dia di Catanzaro nell’ambito dell’operazione “Andromeda”, che ha interessato il potente clan Iannazzo di Lamezia Terme, considerato ‘ndrangheta imprenditoriale. In particolare, l’uomo è stato ritenuto responsabile di estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un imprenditore impegnato nella realizzazione di un supermercato della catena “LIDL”. Il gip del Tribunale di Catanzaro lo scorso febbraio ha condannato Scardamaglia a 11 anni e 4 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 14 mila euro.