Esplosione in fabbrica fuochi artificio nel Foggiano, un morto

Il Conapo: 20 casi in 17 anni, occorre più prevenzione

OTT 20, 2017 -

Roma, 20 ott. (askanews) – Una esplosione presso la fabbrica di fuochi d’artificio “Piro Daunia”, tra i comuni di San Severo e San Paolo di Civitate in provincia di Foggia, ha causato la morte di un operaio di 50 anni. Sul posto, dove si stava sviluppando un vasto incendio, sono prontamente intervenuti i Carabinieri e i Vigili del fuoco, che hanno domato le fiamme in poche ore e hanno poi avviato l’opera di bonifica e messa in sicurezza dell’intera area interessata dall’incidente, nella contrada Torre Gramigna.

“Sono una ventina le esplosioni in fabbriche o depositi di fuochi d’artificio dal 2000 ad oggi, più di una all’anno, segno che si tratta di attività ad elevatissimo rischio sulle quali il ministro dell’interno deve porre l’attenzione del governo e disporre maggiori controlli e attività di prevenzione, potenziando e utilizzando anche i vigili del fuoco”, ha dichiarato in proposito Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato Conapo dei Vigili del fuoco.

“Chiediamo più prevenzione non solo per la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori di queste fabbriche, ma anche – ha spiegato Brizzi – per la sicurezza degli stessi vigili del fuoco chiamati ad intervenire in queste pericolosissime situazioni. La vicenda riporta alla mente l’esplosione nel 2013 della fabbrica di fuochi pirotecnici a Villa Cipressi di Città Sant’Angelo (Pescara), a seguito della quale, dopo tre mesi di calvario ospedaliero, morì il vigile del fuoco Maurizio Berardinucci rimasto coinvolto in una seconda esplosione mentre interveniva. Sono passati quattro anni ma non abbiamo visto nessun incremento delle misure di controllo e prevenzione”, accusa.