Taranto, arrestato usuraio e falso cieco: sequestro 100 mila euro

E' un 63enne pensionato ex dipendente di banca

OTT 19, 2017 -

Roma, 19 ott. (askanews) – Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Taranto, su disposizione del gip del locale Tribunale, hanno arrestato (ai domiciliari) un 63enne del posto, D.S.G., pensionato ex dipendente di banca, accusato di essere un usuraio e anche un falso cieco. Sequestrati beni per 100 mila euro.

Le indagini, coordinate dalla Procura del Tribunale di Taranto, sono partite nel settembre 2016, dopo una denuncia presentata da una persona usurata. Secondi i finanzieri D.S.G. era riuscito ad elaborare un sofisticato ed efficiente sistema di riscossione per garantirsi il pagamento di prestiti elargiti a tassi usurari fino al 120%. In pratica si faceva sottoscrivere dagli usurati apposite scritture private che attestavano la ricezione di prestiti garantiti da titoli di credito. Quando però le persone usurate non erano in grado di pagare le rate convenute, l’uomo, in virtù dei predetti titoli di credito, agiva per vie legali nei loro confronti, attraverso atti di pignoramento. Tra le vittime figurano persone in stato di bisogno e piccoli imprenditori; tra questi anche il titolare di uno storico esercizio commerciale della città vecchia di Taranto, costretto alla chiusura.

Dalle indagini è risultato anche che D.S.G. ha percepito negli anni dall’Inps, per “cecità assoluta”, 100 mila euro a titolo di pensione ed indennità. Al riguardo i finanzieri attraverso pedinamenti e filmati sono riusciti ad appurare la completa autonomia dell’indagato nello svolgimento delle ordinarie mansioni di vita quotidiana. Pertanto, a conclusione dell’intero ciclo di indagini, a carico di D.S.G. sono stati ipotizzati i reati di usura, estorsione con minaccia, esercizio abusivo di attività finanziaria e truffa aggravata ai danni di Ente pubblico.

Su disposizione del gip è stato eseguito il sequestro preventivo “per equivalente” di beni e disponibilità finanziarie per 100 mila euro.