Mafia Capitale, giudici: da Buzzi incessante accaparramento

"Pure aveva tentato di recuperare il suo passato criminale"

OTT 17, 2017 -

Roma, 17 ott. (askanews) – “Il ruolo di Buzzi, quale capo di detta associazione, si desume dall’esame dell’intera vicenda, che lo vede sempre impegnato in prima persona, e con ruolo decisamente centrale, nella incessante attività di accaparramento di appalti pubblici, attraverso la rete di conoscenze e contatti da lui abilmente coltivata”. Così scrivono i giudici della X sezione penale del tribunale di Roma in merito al cosiddetto ‘ras delle cooperative’ condannato a 19 anni di reclusione.

“La lunga esperienza maturata da Buzzi nel settore della cooperazione sociale e gli stessi contatti, con politici ed amministrativi – si aggiunge – costruiti nel tempo in relazione all’attività delle cooperative, sono stati da lui sapientemente utilizzati e sfruttati per la commissione di reati finalizzati – consentendo una innaturale espansione sul mercato – a potenziare i profitti delle cooperative e dei soggetti che di esse avevano la direzione e la gestione”.

Insomma “il dato appare ancor più grave ove si tenga conto del percorso di Buzzi, che pure aveva tentato di recuperare il suo passato criminale, e della conoscenza di tale percorso che avevano i suoi collaboratori e sodali, conoscenza che avrebbe dovuto indurrre a salvaguardare l’esperienza della creazione di cooperative sociali finalizzate al recupero di ex detenuti e non ad orientarle verso la commissione di reati gravi, e commessi in forma associata”.