La sindaca Appendino indagata per falso in atto pubblico

"Sono assolutamente serena e pronta a collaborare"

OTT 17, 2017 -

Roma, 17 ott. (askanews) – La sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Torino per falso in atto pubblico nella vicenda Ream.

“Vi comunico che mi è appena stato notificato un avviso di garanzia dalla Procura di Torino per la vicenda Ream – ha scritto la sindaca su Facebook – Sono assolutamente serena e pronta a collaborare con la magistratura, certa di aver sempre perseguito con il massimo rigore l’interesse della Città e dei torinesi. Desidero essere ascoltata il prima possibile al fine dichiarire tutti gli aspetti di una vicenda complessa relativa all’individuazuone dell’esercizio di bilancio al quale imputare un debito che questa Amministrazione mai ha voluto nascondere”.

L’inchiesta coinvolge anche l’assessore al Bilancio Sergio Rolando e riguarderebbe il caso dell’area ex Westinghouse, che prima la giunta Chiamparino, poi quella Fassino decidono di riqualificare destinandola alla realizzazione di una grande infrastruttura di servizi. Il problema sarebbe un debito di 5 milioni di euro verso Ream eredidato dalle precedenti amministrazioni e scomparso dal bilancio 2016.

I consiglieri comunali Alberto Morano della lista omonima e Stefano Lo Russo (Pd) hanno presentato l’esposto che ha dato vita all’inchiesta della procura torinese. All’origine delle accuse di falso in atto pubblico – sottolineano – potrebbe esserci una lettera firmata di suo pugno, del 30 novembre 2016, indirizzata all’assessore al Bilancio Sergio Rolando, al Vicesindaco Guido Montanari, all’allora direttore delle finanze Anna Tornoni e a quello del Territorio Ambiente Paola Virano, nella quale afferma che la restituzione del debito di 5 milioni nei confronti della Ream (Fondazione Crt) “non è prevista”. Una lettera smentita pochi giorni più tardi, il 6 dicembre, dal presidente della Fondazione Crt Giovanni Quaglia, che sottolinea al contrario l’esistenza del debito precisando che il pagamento si spera possa avvenire nel 2017, (poi posticipato al 2018).

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