Milano, uccise donna a bottigliate: pm chiede ergastolo

Il 32enne aveva confessato il delitto. Martedì la sentenza

OTT 13, 2017 -

Milano, 13 ott. (askanews) – Condanna all’ergastolo: il pm di Milano, Maria Letizia Mannella, ha chiesto il massimo della pena per l’uomo che nel gennaio scorso uccise Tiziana Pavani, una segretaria d’asilo di 55 anni, all’interno dell’appartamento della donna di via Bagiarotti, a Baggio, quartiere popolare alla periferia Est del capoluogo lombardo. Luca Raimondo Marcarelli – questo il nome del killer – ha scelto il processo abbreviato e la sentenza del gup Sofia Fioretta è attesa martedì prossimo.

L’omicidio, secondo quanto emerso dalle indagini condotte dagli inquirenti della Squadra Mobile, sarebbe maturato in seguito a un litigio scoppiato per questioni economiche. L’uomo, un 32enne senza precedenti penali, ma dipendente dalla cocaina e in cura psichiatrica in un Sert della zona, le aveva prestato circa 2.500 euro e pretendeva che lei saldasse il debito. Si erano conosciuti qualche settimana prima via chat e da allora avevano iniziato a frequentarsi saltuariamente. Dopo il fermo, era stato lo stesso Marcarelli a confessare il delitto, raccontando agli inquirenti di averla uccisa a bottigliate. Prima di colpirla, si era tolto i vestiti per non sporcarli di sangue, elemento che ha portato l’accusa a contestargli anche l’aggravante della premeditazione. Dopo l’omicidio, lasciò l’appartamento in perfetto ordine e rientrò nell’appartamento dove viveva insieme ai genitori, ma soltanto dopo aver aperto il rubinetto del gas e rubato 500 euro alla vittima. Soldi spesi il giorno successivo in gratta e vinci, slot machines e ricariche telefoniche.