Incendio in capannone a Trezzano, Arpa: nessun allarme inquinanti

In fiamme fabbrica dismessa, comune chiude scuole per precauzione

OTT 13, 2017 -

Milano, 13 ott. (askanews) – Tracce di contaminanti, tra cui ammoniaca e monossido di carbonio, inferiori ai livelli minimi di allarme: sono i risultati dei primi rilievi effettuati già ieri sera con l’utilizzo di fiale drager dalla squadra di tecnici di Arpa intervenuta a Trezzano sul Naviglio, nel Milanese, per l’incendio che ha colpito il capannone dismesso della ditta Scapa Gemeaz Alimentari in via Cellini.

I tecnici della squadra di emergenza, ancora sul posto questa mattina insieme ai vigili del fuoco per ulteriori accertamenti, hanno anche installato un campionatore ad alto volume, posizionato vicino alla stazione della polizia locale vicino ad alcune case. Le operazioni di spegnimento sono ormai perfettamente concluse, escludendo di fatto qualsiasi nube inquinante.

Le scuole del paese, asili nido compresi, oggi sono rimaste chiuse dopo l’ordinanza del sindaco Fabio Bottero per precauzione ed in attesa di accertamenti e analisi di Arpa Lombardia. Il Comune invita a mantenere la chiusura delle porte e finestre delle abitazioni ed attività commerciali, industriali e di servizi per prevenire un possibile passaggio di inquinanti per i giorni 13 e 14 ottobre, in cui è anche sospeso il funzionamento degli impianti tecnologici di climatizzazione/aerazione degli immobili destinati a qualsiasi tipo di attività. Si invitano i cittadini a sospendere la raccolta e consumo dei prodotti ortofrutticoli coltivati. Per quanto riguarda quelli cerealicoli, dovranno essere stoccati separatamente dagli altri prodotti in attesa di accertamenti, mentre quelli coltivati in terreni fuori dalla zona interessata ma in quelle vicine dovranno essere sottoposti prima della consumazione ad un accurato lavaggio in acqua corrente e potabile. Vietato inoltre il pascolo degli animali e si diffida dall’utilizzo di foraggi per alimentazione animale proveniente dall’area interessata ed eventualmente esposti alla ricaduta da combustione.

Non sono al momento disponibili in dettaglio i quantitativi di materiali coinvolti anche se è stata confermata la presenza di alcune celle frigorifere e di alcune coperture, sul tetto dell’edificio, di amianto, il cui eventuale impatto sarà valutato dalle competenti autorità sanitarie.