Il 29 ottobre si apre ad Acqualagna la fiera del Tartufo bianco

Nel comprensorio marchigiano si produce 70% del tartufo italiano

OTT 12, 2017 -

Roma, 12 ott. (askanews) – Torna domenica 29 ottobre la fiera nazionale del tarfufo bianco di Acqualagna: sei giorni (oltre al primo ottobre anche 1,4,5,11 e 12 novembre) di degustazioni, show cooking, rappresentazioni teatrali e musicali, giochi e attivià per i più piccoli nella cornice della Riserva naturale della Gola del Furlo. L’evento, giunto alla sua 52esima edizione, è stato presentato oggi a Roma. Ad Acqualagna si concentrano i due terzi della produzione nazionale di tartufo, una produzione (oltre il 70% della quale va all’estero) che dura tutto l’anno attraverso le sue varie tipologie: il bianco pregiato (Tuber Magnatum Pico), il bianchetto, il nero pregiato e lo scorzone estivo.

Acqualagna, insomma, è un vero e proprio distretto del tartufo, dove tutto ruota attorno al profumato tubero: dalle tartufaie ai produttori di ruscelle (le tipiche vanghe usate per scavarlo), agli allevatori di cane da tartufo fino alle aziende di trasformazione. Nel comprensorio marchigiano si contano 250 tartufaie di tartufo nero coltivate, visto che il bianco non si più coltivare, anche se ci sono anche una decina di tartufaie sperimentali controllate di Bianco pregiato.

E, anche se l’annata è stata contraddistinta da una grande siccità, che ha pesato sia sulla quantità del tartufo bianco pregiato sia sulla dimensione (le pezzature al momento sono medio piccole), la qualità sarà alta e il profumo più intenso. Alti, ovviamente, vista la scarsità quantitativa, anche i prezzi: si va da 2000 euro al chilo per una pezzatura piccola, fino ad oltre 4000 euro al chilo per pezzature importanti.

Quest’anno il premio Ruscella d’oro 2017, attribuito a personalità “amiche” di Acqualagna e del suo tartufo, andrà a Giorgione, lo chef di Gambero Rosso Channel, mentre tra gli chef ospiti della fiera ci sono anche il volto tv Alessandro Borghese e lo chef giapponese Hirohiko Shoda.

Ad Acqualagna si producono 600-700 quintali di tartufo l’anno, il 70% dei quali destinato all’estero e soprattutto in germania, nei Paesi Bassi, in Belgio, Francia, Usa, Russia, Emirati e Giappone.